I mercati azionari europei aprono la settimana positivamente seguendo la chiusura di Wall Street sui massimi della settimana, con guadagni superiori al mezzo punto percentuale. Stabile Tokyo e i mercati asiatici, con il petrolio ancora debole intorno ai 44 dollari al barile.
La discesa in luglio dell’indice tedesco della fiducia delle aziende calcolato dall’IFO non ha influenzato il tono positivo dei mercati, anche perché inferiore alle previsioni, e anche l’euro non ne ha risentito e al contrario sta cercando di riguadagnare quota 1,100 contro il dollaro.
La giornata odierna si preannuncia molto tranquilla, ma da domani i mercati saranno bombardati da dati, trimestrali e riunioni della banche centrali: si inizia domani dopo la chiusura di Wall Street con gli utili della Apple. Gli analisti si attendono una marcata flessione delle vendite di iPhone e una flessione del 25% degli utili rispetto allo stesso periodo del 2015 e pertanto i mercati stanno già scontando un risultato molto negativo.
I mercati europei sono tornati ai livelli di giovedì 23 giugno, giorno del referendum inglese e sono vicini a importanti resistenze che delimitano il trend ribassista principale (grafico in alto a destra dell’indice Dax). La difficoltà a seguire il rialzo mercato americano verso nuovi massimi è spiegabile con i flussi degli investitori a sfavore dei mercati europei verso i mercati emergenti.
Rimane poi relativamente debole il mercato italiano, a causa del peso del settore finanziario. Come si può notare dal grafico a sinistra dell’indice dei titoli bancari europei, il settore bancario ha recuperato solo la metà delle perdite subite dopo il referendum inglese, mentre gli altri settori le hanno più che recuperate.