I mercati azionari europei sono più cauti dopo la chiusura in leggero ribasso di Wall Street, mentre i mercati asiatici hanno chiuso contrastati, con il rialzo di Hong Kong compensato dal -1,4% di Tokyo. Il mercato giapponese ha reagito negativamente alla notizia pubblicata dal Nikkei sulla probabile approvazione di un pacchetto di misure di stimolo fiscale per 6 trilioni di dollari in vari anni: gli investitori contavano su un intervento tra i 10 e i 20 trilioni di yen. Il dollaro/yen ha perso due punti e tratto oggi a 104,30 dopo essere stato anche sopra quota 107 la scorsa settimana.
Rimane debole il petrolio appena sopra i 42 dollari al barile, mentre i rendimenti dei decennali americani sono fermi intorno a quota 1,55%.
Per la giornata odierna si attende un mercato americano poco mosso in attesa di importanti trimestrali come quella di McDonalds, Verizon e Soprattutto Apple. Particolarmente pericolosa per il mercato la trimestrale della Apple, in quanto il rischio maggiore è di una sorpresa negativa legata al forte calo delle vendite di iPhones.
Oggi inizia poi la riunione della Federal Reserve, e anche se nessuno si attende un rialzo dei tassi immediato gli investitori guerderanno ad eventuali accenni a un possibile rialzo in settembre nel comunicato che seguirà la riunione del Fomc, atteso per domani alle 20:00.
Tecnicamente i mercati sono in ipercomprato ed è poco probabile che riescano ad estendere i rialzi degli ultimi giorni senza prima aver corretto in parte. Il mercato italiano rimane il più debole tra gli europei a causa della flessione dei titoli bancari europei (il grafico Reuters in alto a destra è dell’indice dei bancari Stoxx Banks).