27/07/2016

Fidelity Emerging Markets

CARATTERISTICHE

Il fondo Fidelity Emerging Markets investe in titoli azionari dei paesi emergenti seguendo il benchmark standard di categoria, ma è molto attivo sia nella allocazione geografica che in quella settoriale, con scostamenti notevoli dalla allocazione del benchmark. Il portafoglio è diversificato in circa 50 titoli (67 a fine giugno), ma quasi la metà è concentrata su soli dieci titoli, una scelta raramente condivisa dai gestori di questa categoria che però in questo caso non ha avuto un impatto sulla volatilità dei rendimenti mensili del fondo.

Attualmente il fondo è (ed è stato per l’intero primo semestre di quest’anno) particolarmente sbilanciato sul Sud Africa, di oltre dieci punti percentuali, e in misura inferiore sul mercato indiano. Nello stock picking si notato scelte coraggiose come il 6,9% investito nella banca indiana HDFC Bank, che non è presente nel benchmark di riferimento. Il 7,5% investito nella sudafricana Napster è meno radicale in quanto Nasper è comunque uno dei principali titoli del benchmark. Notevole anche la scelta di sottopesare l'America Latina e i paesi emergenti europei.

I RISULTATI
Inevitabilmente i rendimenti del fondo sono spesso molto lontani da quelli del benchmark di categoria: l'anno scorso la classe A del fondo ha fatto meglio per quasi 9 punti percentuali, mentre nei primi sei mesi di quest'anno ha perso il 6% circa nonostante la buona performance del Sud Africa. Ha pesato negativamente non essere investito in un mercato come il Brasile che nei primi quattro mesi ha guadagnato oltre il 40% in dollari, o alcune scelte settoriali come aver evitato gli energetici.

I risultati eccezionali degli ultimi tre esercizi rischiano di essere indeboliti dalla performance di quest'anno, ma il track record di lungo termine è tra i migliori della categoria.

CLASSI E COSTI

Del fondo sono disponibili varie classi A retail, sia in Euro che in Dollari, ad accumulazione e a distribuzione dei proventi.  Le classi A prevedono un costo di sottoscrizione, che per la maggior parte dei distributori è intorno al 2,5%, mentre la classe E non prevede una commissione di ingresso, ma il costo di gestione annuo è superiore dello 0,7% circa.  E' disponibile anche una classe A che prevede la copertura del rischio cambio contro l'euro.

L’ OPINIONE

Il fondo è una delle scelte migliori volendo un'esposizione sui mercati emergenti, ma meno adatto a chi vuole rendimenti prevedibilmente vicini a quelli del benchmark di categoria. I costi di gestione sono un po’ alti se consideriamo la commissione di ingresso.

 

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