I mercati azionari europei aprono la giornata contrastati, con il Dax che guadagna lo 0,4%, Parigi qualcosa di meno e Milano in ribasso con i bancari ancora deboli.
La riunione della Federal Reserve si è conclusa con un comunicato meno accomodante del previsto che lascia aperta la porta a un rialzo dei tassi in settembre. Ci saremmo aspettati come reazione dei mercati un rialzo del dollaro e dei rendimenti dei Treasurys, oltre che un ribasso di oro e argento, mentre è accaduto esattamente l’opposto: l’euro tratta questa mattina sopra quota 1,110 da 1,0960, l’oro guadagna un punto percentuale e il rendimento del decennale americano è sceso a 1,50%. Rimane debole il petrolio appena sotto ai 42 dollari al barile.
Wall Street ha chiuso in leggero ribasso, ma i futures segnalano un’apertura in rialzo dello 0,2% grazie al rallly di Facebook, la cui trimestrale è stata notevolmente migliore del previsto. Continuano a correre gli introiti pubblicitari soprattutto da iPhones e tablets e il fatturato è salito del 50% rispetto al secondo trimestre 2015. In ribasso invece Apple, che chiude sui minimi della giornata dopo un +6% fatto segnare in apertura su una trimestrale che non ci è sembrata particolarmente positiva.
Oggi i dati macro arrivano dal fronte europeo: sono appena usciti quelli sulla disoccupazione tedesca di luglio, in linea con le previsioni a 6,1%, e alle 14:00 uscirà l’inflazione tedesca di luglio.
Più importante la giornata di domani, con le decisioni della Bank of Japan e la prima stima del PIL americano del secondo trimestre.