18/08/2016

Fed divisa

Wall Street ha reagito positivamente alle minute della riunione della Federal  Reserve di luglio chiudendo in territorio positivo recuperando le perdite della mattinata, anche se l’unica novità emersa è che il comitato è diviso sulla tempistica di un rialzo dei tassi.

Alcuni membri nel comitato hanno ritenuto giustificato un altro passo verso la normalizzazione della politica monetaria anche a fronte della tenuta dei mercati finanziari dopo il risultato negativo del referendum inglese, mentre altri hanno sottolineato che è preferibile attendere dati che confermino la risalita dell’inflazione verso l’obiettivo del 2%, anche se l’economia è vicina alla piena occupazione.  Le due posizioni sono evidenti anche nelle dichiarazioni in direzione opposta di due membri del Fomc, Dudley e Bullard degli ultimi due giorni.

Prosegue pertanto l’incertezza sulla politica monetaria americana, che rimane dipendente dai dati futuri, e gli ultimi dati sono stati positivi sul fronte dell’occupazione, ma negativi su quello della domanda dei consumatori e dell’inflazione.  Lo scenario più probabile per i prossimi mesi è quindi quello di movimenti laterali senza trend dei mercati azionari, che difficilmente riusciranno a salire ancora perdurando questa incertezza.

Il mercato obbligazionario USA non ha reagito all’annuncio e il rendimento del decennale è rimasto fermo all’1,55%, mentre è il dollaro che ha perso terreno, spingendo al rialzo l’oro e il petrolio, oggi a 47 dollari al barile.  Il dollaro/yen tratta questa mattina a quota 100, indebolito anche dal dato sul surplus commerciale giapponese superiore alle attese: il vero supporto è  situato a quota 99 e sotto questo livello il dollaro scenderebbe sino a quota 96.  Il dollaro/yen è considerato un buon indicatore dell’avversione al rischio e una sua discesa indebolirebbe i mercati azionari.  Anche il rialzo dell’euro sopra quota 1,130 non è un buon segnale per gli azionari europei.

Oggi avremo solo dati macro europei: sono appena uscite le vendite al dettaglio inglesi di luglio a +5,9% Y/Y, molto più robuste del previsto, con conseguente rally della sterlina a 1,315, e alle 11:00 escono quelli dell’inflazione dell’area euro.  Il tasso di crescita tendenziale dovrebbe rimane fermo a +0,2%.

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