22/08/2016

Attenzione all'intervento a Jackson Hole di venerdì

Si apre una settimana molto importante per i mercati, in quanto venerdì Janet Yellen interverrà alla conferenza di Jackson Hole e gli investitori si attendono che chiarisca la posizione della banca centrale americana dopo le dichiarazioni di due membri del Fomc sulla compiacenza dei mercati nei confronti di un possibile rialzo dei tassi americani in settembre.

Dopo le dichiarazioni di Dudley in tal senso ieri è stato in Vice-Chairman della Fed Fisher  ad affermare che la banca centrale americana è vicina a raggiungere i suoi obiettivi e che la crescita accelererà dei prossimi trimestri.  Dudley e Fisher sono i membri più vicini a Janet Yellen ed è poco probabile che le loro dichiarazioni vadano i direzione opposta a quelle della numero uno della banca centrale.  Ci attendiamo pertanto che salgano le probabilità assegnate a un rialzo dei tassi in settembre dopo l’intervento di questo venerdì alla conferenza dei banchieri centrali.

Il mercato azionario americano è vicino ai massimi nonostante la stagione di trimestrali che ha confermato la flessione degli utili, ma tecnicamente è molto probabile un ritracciamento verso il massimo a 2133 superato in luglio (grafico Reuters in alto a destra).  I mercati azionari europei appaiono vicini alla fine della fase di recupero e la loro volta dovrebbero indebolirsi nuovamente seguendo il settore finanziario.  Il mercato italiano rimane quello più fragile: l’economia italiana è rimasta ferma nel secondo trimestre, il debito pubblica continua a salire e non si vedono soluzioni al problema della debolezza del settore bancario.

Da notare come si stia accentuando la divergenza tra i tassi europei e quelli americani.  La scorsa settimana alcune banche tedesche e irlandesi hanno annunciato che imporranno tassi negativi sui depositi bancari sopra un certo livello, e questo significa che finalmente la politica della BCE sta iniziando ad avere un impatto non solo sulla redditività del settore bancario, che sinora a subito l’impatto dei tassi negativi, ma anche sulle attività degli investitori.  Lo spread di rendimento tra i titoli biennali americani e tedeschi è salito oggi a 138 basis.

Questa divergenza tra i tassi a breve dovrebbe sostenere il dollaro e dovrebbe indebolire nuovamente l’euro sotto quota 1,12 nel corso della settimana dopo il rialzo sino a quota 1,1350 della scorsa settimana.  Il rialzo del dollaro dovrebbe sostenere il mercato azionario giapponese, ma indebolire i mercati emergenti.

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