01/09/2016

Oyster Japan Opportunities

CARATTERISTICHE

Oyster Japan Opportunities è un fondo azionario che investe in titoli giapponesi seguendo come benchmark l'indice Topix della borsa di Tokyo. Il fondo investe in 40/60 titoli basandosi sull'analisi fondamentale della singola azienda e non guarda molto alla allocazione settoriale dell'indice di riferimento, né ai pesi dei titoli che lo compongono. Il portafoglio tende ad essere più concentrato della media e attualmente il 48% è investito in soli dieci titoli. 

Ad esempio a inizio anno solo Toyota era tra le principali posizioni del fondo e del benchmark, mentre a fine marzo anche questo titolo è stato venduto accentuando lo scostamento del portafoglio dal benchmark. Attualmente tra i principali titoli del benchmark troviamo solo Mitsubishi Financial nel portafoglio del fondo.

I RISULTATI

I risultati di questo stile di gestione sono stati molto positivi negli ultimi due anni: l'attuale gestore è responsabile del fondo dal febbraio 2013 e dopo un inizio sotto la media negli ultimi 24 mesi le performance sono state tra le migliori della categoria.  Nei primi sette mesi dell’anno il fondo ha fatto meglio del benchmark del 4,5% sia per scelte di stock picking indovinate come Recruit (lavoro temoraneo), che ha guadagnato oltre il 10%, o Zenkoku Hosho (finanziamenti al consumo e mutui), ma anche per aver evitato i titoli bancari e automobilistici.

Il track record degli ultimi tre anni è comunque tra i migliori della categoria soprattutto in relazione al livello di rischio, che è tra i più bassi della categoria. 

L’OPINIONE

I fondo è certamente una buona scelta volendo una gestione attiva sul mercato giapponese.  Per gli investitori retail è disponibile la classe C PR nella versione in yen (LU0204987902) e in quella in euro (LU0204988207)

Esiste anche la classe N che non prevede la commissione di ingresso, ma il cui costo di gestione è superiore dello 0,5% e inoltre è meno distribuita in Italia dalle piattaforme online.che prevede la copertura del rischio cambio.  Il costo di gestione annuo è intorno all’1,8% e la commissione di entrata solitamente dell’1,75% (2% max): per entrambe esiste una commissione di performance del 10%.

 

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