21/09/2016

Reazione positiva dei mercati alla BoJ

I mercati azionari reagiscono positivamente alle decisioni della banca centrale giapponbese, con il Nikkei che guadagna due punti percentuali, le borse euorpee poco più di un punto e Wall Street che dovrebbe aprire a +0,3%.

La Bank of Japan ha annunciato di abbandonare una politica basata sulla crescita della base monetaria focalizzandosi invece sul livello dei tassi a lungo termine: l’obiettivo per il rendimento del decennale è pari a zero, mentre i tassi a breve sono stati lasciati a –0,1%.  Allo stesso tempo la banca centrale continuerà nei suoi acquisti di titoli per un ammontare pari a 80 trilioni di yen all’anno e che la politica accomodante proseguirà sino a quando non sarà raggiunto l’obiettivo di inflazione al 2%: anzi sino a quando non sarà superato questo livello.

La reazione positiva dei mercati azionari parte dal settore dei titoli bancari: evidentemente gli investitori temevano un ulteriore taglio dei tassi a breve con implicazioni negative per la redditività del settore.  Le banche europee guadagnano a loro volta tre punti percentuali.  I mercati obbligazionari non hanno invece reagito e il rendimento decennale americano è fermo all’1,69% e quello del Bund a quota zero.  In  leggero rialzo invce i rendimenti dei titoli giapponesi a due e 10 anni (grafico sopra a destra), ma si tratta di movimenti molto modesti.

La percezione tra gli investitori è che la banca centrale giapponese farà tutto il possibile per rafforzare economia e inflazione, anche se probabilmente questa percezione rientrerà nei prossimi giorni visti i risultati nulli della politica sinora adottata.

Alle 20:00 sarà poi la volta della Federal Reserve, e in questo caso i mercati non si attendono alcuna iniziativa: al massimo verrà sottolineata la probabilità di un rialzo dei tassi in dicembre se i dati macro lo giustificheranno.  I mercati continuano a sottovalutare il rischio di un rialzo alla riunione odierna: i dati sulla disoccupazione degli ultimi 18 mesi e sull’inflazione giustificano al contrario una decisione in tal senso.

In ogni caso non ci attendiamo una reazione significativa dei mercati qualsiasi la decisione che scaturirà dalla riunione del Fomc: anche se saranno alzati i tassi la percezione è che poi saranno tenuti fermi a livelli molto bassi per altri mesi, mentre se non vengono alzati oggi rimane aperta la possibiltà che vengano alzati in dicecmbre.  Forse lo scenario più favorevole ai mercati è il primo, in quanto viene eliminato un fattore di incertezza che dura da mesi.

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