23/09/2016

Mercati cauti in chiusura di settimana

I mercati azionari europei sono più cauti in chiusura di settimana nonostante la chiusura positiva dei mercati asiatici, con l’eccezione di Tokyo leggermente più debole seguendo il rafforzamento dello yen.

In mattinata sono usciti vari dati europei un po’ più deboli del previsto: il PIL francese è diminuito dello 0,1% sul trimestre precedente ed è cresciuto dell’1,3% sullo stesso trimestre dell’anno precedente.

Sono poi usciti i risultati del survey della Markit dei responsabili degli acquisti nei vari paesi dell’area euro e non sono stati particolarmente positivi: l’indice globale è sceso da 52,9 a 52,6 anche se rimanendo sopra quota 50 continua ad indicare una espansione.  E’ stata la componente dei servizi  a determinare la flessione dell’indice, con una discesa da 52,8 a 52,1, mentre sorprendentemente la componente manifatturiera è salita di un punto percentuale.

La reazione dell’euro è stata nulla, con il cambio fermo a 1,120 dollari.  Nel pomeriggio esce il survey  Markit per il settore manifatturiero americano.

In discesa invece il petrolio a 45,6 dopo l’ampio rialzo dei giorni scorsi, mentre scendono i rendimenti americani, con il decennale che oggi tratta a 1,61%, il minimo delle ultime settimane.

I mercati azionari devono digerire il rialzo degli ultimi due giorni, e una correzione oggi appare naturale, ma il tono rimane positivo dopo il mancato rialzo dei tassi americani di mercoledì: sino a dicembre la politica monetaria americana rimarrà ferma e questo è un fattore positivo per i mercati.

Tecnicamente gli indici europei sono orientati positivamente (a parte quello italiano): il Dax è tornato sopra ai supporti e dovrebbe ora tentare il test del massimo di agosto (grafico in basso).

 

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