I prezzi al consumo statunitensi sono aumentati dello 0,3% nel mese di settembre. La crescita sullo stesso mese dell’anno scorso è stata dell’1,46% da 1,06% del mese precedente. Al netto dei prezzi degli alimentari e dell’energia la crescita tendenziale è invece diminuita da 2,32% a 2,21%.
Si tratta di dati in linea con le previsioni o leggermente più bassi per l’indice “core” e non mutano le probabilità di un rialzo dei tassi americani in dicembre.
La componente energetica continua a frenare l’indice globale essendo scesa del 2,9% nei 12 mesi, ma anche gli alimentari (-0,3%) mostrano una variazione negativa sullo stesso mese del 2016.
Le maggiori pressioni inflazionistiche provengono dal settore dell’abitazione, che ha un peso di circa un terzo nell’indice dei prezzi: l’incremento è stato del 3,4%. L’indice dei prezzi del settore salute è salito del 4,8% sui 12 mesi, ma ha un peso inferiore al 7%.