20/10/2016

Attenzione puntata sulla BCE

I mercati asiatici chiudono con un rialzo dello 0,36% per l’indice Asia Dow e dell’1,4% per Tokyo.  Wall Street ha guadagnato lo 0,2% grazie al rally del petrolio, che ha trattato anche sopra l’importante resistenza situata a 51,60: il superamento di questa barriera proietta il greggio verso  62,80 dollari (grafico a destra).  Il greggio ha reagito positivamente al dato settimanale delle scorte americane, scese di 5,2 milioni di barili la settimana scorsa e alle dichiarazioni del ministro del petrolio saudita Khalid Al-Falih sul miglioramento dei fondamentali del mercato.

Il risultato dell’ultimo confronto Clinton-Trump ha poi allargato lo svantaggio di Trump riducendo il rischio politico per il mercato: da notare il rialzo del peso messicano, che sarebbe la prima vittima di una elezione di Trump.

Significativo anche il supporto della trimestrale di Morgan Stanley, che ha superato le attese, come del resto tutte quelle dei  principali colossi bancari americani, da JPM Morgan a Goldman Sachs.  Il settore finanziario ha guadagnato ieri lo 0,8% e anche l’indice europeo Stoxx Banks si sta avvicinando ai massimi del terzo trimestre (grafico a sinistra).

Il rafforzamento del settore bancario permette al mercato italiano di guadagnare terreno relativamente agli altri mercati europei, ma l’indice deve superare ancora la barriera a 17417 per migliorare la posizione tecnica al momento ancora ribassista (grafico in basso).

Ieri è uscito il Beige Book della Federal Reserve sulla congiuntura americana, ma senza particolari sorprese; l’economia continua a crescere a ritmi inferiori al 2%. 

Oggi l’attenzione è puntata sulla riunione della BCE, ma è probabile che le speranze di nuove iniziative di accomodamento monetario vengano deluse: la banca centrale dovrebbe rimanere ferma sino a dicembre per avere più dati per poter valutare l’impatto delle decisioni passate.  Si sta discutendo di una progressiva diminuzione degli acquisti di titoli, ma è poco probabile che venga presa prima del marzo 2017.

Il rischio maggiore è oggi una reazione positiva dell’euro che inverta la discesa che lo ha portato a 1,0950 contro dollaro nel corso delle ultime due settimane.

Alle 14:30 avremo poi il dato settimanale dei sussidi di disoccupazione USA e l’indice della Fed di Philadenplhia, mentre alle 16:00 uscirà il dato delle vendite di case esistenti.

 

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