21/10/2016

Mercati azionari neutrali in chiusura di settimana

I mercati azionari aprono l’ultima sessione della settimana in leggero rialzo nonostante la chiusura a -0,2% di Wall Street e perdite simili dei mercati asiatici.

Stabile anche il petrolio a 50,5 dollari al barile e i rendimenti dei decennali americani a 1,75%.  Prosegue la fase laterale del mercato americano (grafico a destra dell’S&P500) e dei mercati europei, con l’eccezione del mercato italiano che appare relativamente più positivo grazie al recupero del settore finanziario europeo.

L’attenzione era puntata ieri sulla conferenza stampa di Maraio Draghi, ma non sono emerse novità significative.  Non è stato discusso un prolungamento del programma di acquisto dei titoli oltre il primo trimestre del 2017 e ogni decisione è rimandata a dicembre quando la Bce avrà a disposizione nuove proiezioni per le economie dell’area euro.

L’euro si è un po’ indebolito in quanto alcuni temevano Draghi menzionasse la possibilità di una progressiva riduzione degli acquisti mensili di 80 miliardi di titoli obbligazionari, ma si trova ora vicino a un’area di forte supporto intorno a quota 1,090 contro dollaro.

Dopo la chiusura di Wall Street sono usciti i risultati trimestrali di Microsoft, e il titolo ha guadagnato il 6% raggiungendo i sessanta dollari, livello visto l’ultima volta a fine 1999. Il fatturato del business cloud Azure sono più che raddoppiati e quello dell’intero settore cloud è salito dell’8% a 6,4 miliardi, mentre è sceso dell’1,8% il fatturato del software tradizionale a 9,3 miliardi.  Il principale motivo però del rialzo degli utili per azione è il programma di riacquisto delle azioni proprie, che ha ridotto il numero di azioni da 8,08 a 7,88 miliardi in dodici mesi: il titolo ha rivisto i massimi del ’99, ma l’azienda vale molto meno essendo nel frattempo stati ritirati miliardi di titoli.

Oggi non avremo dati macro significativi a parte l’inflazione canadese di settembre ed è attesa una giornata tranquilla sui mercati.  Da notare il miglioramento del settore finanziario europeo, con l’indice Stoxx Banks che ha superato il massimo del terzo trimestre a quota 149 (grafico in basso).

 

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