La riunione della Bce di ieri non ha portato alcun cambiamento allo scenario di riferimento, ed è probabile che da qui a dopo l’estate le riunioni saranno dei non eventi, con acquisti mensili di titoli invariati a 60 miliardi di euro e tassi fermi a -0,4%. Interessante notare come l’euro abbia reagito positivamente, salendo contro dollaro quasi a quota 1,070.
Il dollaro ha perso terreno un po’ contro tutte le altre valute, con la sterlina che è risalita a quota 1,2350, e lo yen a 114,80, e questo nonostante la continuazione del recupero dei rendimenti americani a lungo termine impostata la scorsa settimana: il rendimento del decennale apre questa mattina in Europa a 2,46 e sembra destinato a testare il massimo degli ultimi mesi a 2,60%.
Stabile il petrolio a 52,30 dollari al barile. I mercati azionari asiatici hanno chiuso la settimana contrastati, con Tokyo in rialzo dello 0,35%, ma Hong Kong in ribasso dello 0,60% nonostante i dati positivi della crescita del PIL cinese del quarto trimestre a 6,8%.
Wall Street ieri ha perso lo 0,30%, ma rimane vicino ai massimi storici (grafico in alto a destra) e non mostra particolari segnali di debolezza. Ci saremmo aspettati una maggiore prudenza dei mercati a fronte della notevole incertezza sul futuro della politica economica americana: la verità è che nessuno ha idea di cosa farà la nuova amministrazione e che impatto avrà sul dollaro, sui rendimenti obbligazionari e sulla Borsa.
Nonostante questa incertezza senza precedenti il mercato azionario attende notizie sui massimi, e a valutazione storicamente molto elevate, pari a 22,5 volte gli utili del 2016. Gli investitori si sono sinora focalizzati sui possibili tagli delle imposte e maggiore spesa pubblica, oltre che a una impostazione più pro-business, mentre non hanno affatto considerato i rischi di una guerra commerciale.
Vedremo oggi nel discorso di insediamento se il nuovo presidente fornirà qualche chiarimento sulle politiche economiche del suo mandato. La cerimonia inizierà alle 15:00 ora italiana.
I mercati europei aprono l’ultima seduta della settimana in leggero ribasso, ma continuano a mantenersi sopra ai primi supporti. Da monitorare 11400 per il Dax (grafico in basso).