I mercati asiatici stanno chiudendo contrastati, con Tokyo e Shanghai in rialzo, ma Hong Kong che perde oltre mezzo punto percentuale: pesa il -3,5% del gigante del credito HSBC, che riportato una trimestrale peggiore delle attese. Tokyo invece guadagna terreno seguendo il marginale rialzo del dollaro contro lo yen, che apre in Europa 113,50. Il biglietto verde è in rafforzamento contro tutte le altre valute dopo che la scorsa settimana ha corretto nonostante la serie di dati macro favorevole e le dichiarazioni della Federal Reserve.
Stabili invece i rendimenti obbligazionari, con il Treasury decennale a 2,44% e il petrolio WTI intorno ai 54 dollari al barile.
L’euro appare nuovamente orientato al ribasso dopo che i sondaggi hanno mostrato una diminuzione dello svantaggio di Marine Le Pen dal 20% al 16% contro il candidato del centro Macron: rimane sotto pressione il mercato obbligazionario francese, con lo spread di rendimento contro il Bund salito sui massimi degli ultimi cinque anni a 85 basis (grafico in alto a destra del rendimento del decennale OAT). Il rendimento del titolo tedesco a due anni tratta questa mattina a -0,85% un nuovo minimo storico, e questo è un termometro dell’avversione al rischio che però non sembra influenzare i mercati azionari.
L’unico mercato azionario importato negativamente è quello italiano, che non è riuscito nelle ultime settimane a seguire il rialzo degli altri mercati oltre i massimi di gennaio (grafico in basso).
La giornata odierna è dominata dai survey della Markitt tra i responsabili dei vari Paesi europei e per gli Stati Uniti. Sono già usciti quelli francesi, migliori del previsto, e in mattinata avremo quelli per la Germania e l’Eurozona. Alle 15:45 usciranno quelli americani, sia per i servizi che per il settore manifatturiero, ed è atteso un leggero miglioramento rispetto a gennaio.
I futures americani segnalano un’apertura in leggero rialzo di Wall Street.