21/03/2017

Borse asiatiche sui massimi, dollaro cedente

Prosegue la fase di consolidamento laterale dei mercati azionari vicino ai massimi dell’anno, con l’indice SP500 che rimane sopra a primo supporto a 2350 (grafico in basso).  Ieri Wall Street ha chiuso contrastata e anche i mercati asiatici stanno chiudendo la giornata con movimenti poco omogeni: Tokyo ha perso lo 0,3% mentre i mercati cinesi stanno guadagnando terreno.  Seul e Taiwan hanno toccato i massimi degli ultimi due anni. Positiva l’apertura dei mercati europei.

In assenza di dati macro significativi gli unici movimenti interessanti delle ultime ore si sono visti sul mercato dei cambi, dove l’euro sta riguadagnando terreno e sembra intenzionato a superare il massimo dell’anno a 1,0830.  La buona performance del candidato alle elezioni francesi Emmanuel Macron al dibattito di ieri ha spinto al rialzo la valuta unica, aiutata anche dalle dichiarazioni del presidente della Federal Reserve di Chicago Charles Evans che hanno rafforzato l’impressione che la banca centrale americana non accelererà il processo di rialzo dei tassi a breve.   Il superamento di 1,0830 sarebbe un segnale molto positivo e farebbe verosimilmente scattare le ricoperture sulle posizioni corte, dando avvio a un rally piuttosto veloce dell’euro.

Positiva anche la reazione del mercato obbligazionario americano, con il rendimento del decennale che apre in Europa nuovamente sotto il 2,50%, e del mercato del greggio: il Wti torna sopra quota 49 dollari al barile sulla notizia che l’OPEC probabilmente estenderà i tagli alla produzione.

La settimana è povera di dati macro e oggi l’attenzione è puntata sull’inflazione inglese di febbraio: il tasso di crescita tendenziale dell’indice dei prezzi dovrebbe salire al 2,1% da 1,8% di gennaio, mentre il tasso “core” è atteso in aumento da 1,6% a 1,7%.

 

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