22/03/2017

SP500 scende sotto il primo supporto

Wall Street ieri ha perso oltre un punto percentuale e questa mattina le Borse asiatiche si sono accodate al mercato americano con perdite intorno ai due punti percentuali.  La correzione del mercato americano viene spiegata con il timore che la nuova amministrazione Trump non avrà vita facile nel far approvare al Senato una riduzione delle imposte sulle imprese e più in generale a prendere qualsiasi iniziativa di politica economica, viste le difficoltà che sta affrontando nella correzione dell’Obamacare.

Dopo un rialzo di oltre il 10% sulle aspettative di grandi iniziative per stimolare l’economia americana gli investitori iniziano a dubitare questo scenario e prevalgono ora le prese di beneficio, che stanno coinvolgendo anche il dollaro.  Il Presidente della Fed di Chicago Evans ha poi dichiarato lunedì che i rialzi dei tassi quest’anno dovrebbero essere solo due, riducendo l’interesse per la valuta americana, che rischia ora la rottura di importanti livelli di supporto.  Per l’euro il livello chiave è situato a 1,0830 , il massimo dell’anno.

La correzione dei mercati azionari sta invece spingendo al rialzo il mercato dei Treasurys, con il rendimento del decennale che è sceso questa mattina a 2,41%, venti basis sotto ai massimi della scorsa settimana.

Poco mosso invece il petrolio, stabile intorno ai 48 dollari al barile, in attesa del dato odierno sulle scorte di petrolifere USA della scorsa settimana.

La discesa dei rendimenti dei Treasurys ha avuto un impatto soprattutto sul settore bancario: ieri titoli come Bank of America, Goldman Sachs e Wells Fargo hanno perso più di tre punti percentuali, anche perché è il settore bancario che è salito notevolmente sulle speranze di mirabolanti iniziativi della nuova amministrazione a suo favore.

Tecnicamente l’indice SP500 ha chiuso sotto al primo supporto a 2350 e ora ha spazio per ritracciare parte del rialzo degli ultimi tre mesi.  Un obiettivo della correzione in corso potrebbe essere l’area di consolidamento intorno a quota 2240 (grafico in basso).

 

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