Il mercato azionario americano ha chiuso ieri contrastato, con il Nasdaq in rialzo dello 0,4% e gli altri indici in leggero ribasso. Hanno pesato sul Dow Jones General Electric e Nike, con perdite vicine ai due punti percentuali. In ribasso del 4,4% Halliburton (servizi all'industria petrolifera) nonostante i risultati migliori delle attese.
L'attenzione degli investitori era però puntata sulla trimestra di Google, uscita dopo la chiusura del mercato: il fatturato è aumentato del 21% sullo stesso trimestre del 2016, ma agli investitori non è piaciuto il -23% del Cost for Click e il titolo ha perso il 2% nel dopo Borsa.
I dati macro americani di ieri sono stati a loro volta contrastati: le vendite di case sono diminuite in giugno dell'1,8%, ma il survey della Markit del settore manifatturiero per luglio ha mostrato un aumento dell'indice da 52 a 51,8.
L'indice SP500 ha chiuso con un ribasso modesto e rimane vicino ai massimi (grafico in alto a destra), mentre il DAX ha confermato ieri la discesa sotto il primo supporto e rimane orientato al ribazsso, anche se un probabile ridimensionamento dell'euro dovvrebbe permettere un tentativo di rimbalzo nel corso della settimana (grafico in basso).
I mercati asiatici hanno perso marginalmente terreno in assenza di spunti mentre è da segnalare il recupero del petrolio sopra ai 46 dollari al barile sulla notizia che l'Arabia Saudita ridurrà le esportazioni in agosto.
Oggi varemo il data IFO sulla congiuntura tedesca di luglio e nel pomeriggio l'indice della fiducia dei consumatori calcolato dal Conference Board, ma sarà la riunione della Fed di domani a dare una direzione ai mercati.