13/10/2017

Wall Street frena, attenzione all'inflazione di settembre

Wall Street ha interrotto ieri la corsa al rialzo con l'indice SP500 che perde lo 0,18% (grafico in alto a destra), indebolito dai titoli delle telecomunicazioni con AT&T in prima fila.  Salgono invece le borse asiatiche con Tokyo che guadagna quasi un punto percentuale, mentre i mercati cinesi sono più cauti in attesa del Congresso del Partito dei prossimi giorni.

Le trimestrali dei due principali colossi bancari, JPMorgan Chase e Citigroup sono state migliori delle previsioni senza essere eccezionali.  In entrambi i casi il fatturato è cresciuto del 2% e gli utili netti del 7/8% sullo stesso trimestre del 2016.  Nel caso di JPM gli utili per azione a 1,76 dollari si confrontano con una previsione degli analisti di 1,65 dollari, mentre per Citigroup sono stati pari a 1,42 dollari contro i 1,32 dollari attesi.  Non è piaciuto agli investitori la contrazione degli utili dell’attività di trading di JPMorgan, ma la volatilità ridotta dei mercati ha pesato su queste entrate.

I dati macro americani della giornata sono stati migliori del previsto: il calo le richieste settimanali di sussidi di disoccupazione, mentre i prezzi alla produzione  “core” sono saliti più del previsto a 2,2% dal 2,0% di agosto, e fanno temere un dato sopra le attese anche per i prezzi al consumo di settembre, attesi oggi alle 14:30.

Le previsioni sono per un aumento del tasso di crescita tendenziale dell'indice globale da 1,9% a 2,3% a causa dell'aumento del prezzo del gasolio a seguito dei vari uragani di settembre, che hanno ridotto l'operatività del settore petrolifero, ma anche dell'indice "core" che esclude energia e alimentari, dall'1,7% all'1,8%.  L'attenzione è puntata soprattutto su questo secondo indice, e le sorprese potrebbero arrivare da un dato superiore alle attese.

Il mercato obbligazionario non sembra affatto preoccupato da questa evenienza, e al contrario il rendimento del decennale è sceso ieri al 2,32%, mentre il dollaro ha guadagnato leggermente terreno.  La valuta americana sta dando segnali di inversione del trend ribassista e il dato odierno potrebbe essere il fattore in grado di cambiare le aspettative sui rialzi dei tassi americani.

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