17/10/2017

Nuovo record per Wall Street, dollaro in rialzo

Wall Street ha chiuso ieri su un nuovo massimo storico a 2557 per l’indice S&P 500 (grafico in alto a destra), con un guadagno dello 0,18%, con un’ottima performance della Apple titolo guida del mercato. Si riaffermano le aspettative di un passaggio della riforma fiscale negli Stati Uniti entro la fine dell’anno.

Il rialzo del mercato azionario non è stato frenato da quello dei rendimenti dei Treasurys a lungo termine: il decennale apre questa mattina al 2,32% (grafico in basso) sulla notizia che Trump favorirebbe come sostituto di Janet Yellen alla Federal Reserve un falco come John Taylor, un economista della Stanford University.  Sale anche il dollaro, con l’euro sotto quota 1,1800 anche grazie alla discesa dei rendimenti dei Bund decennali sotto quota 0,40%, con conseguente aumento dello spread a favore del dollaro.  Scende invece di un punto percentuale l’oro a 1290 dollari all’oncia, e anche il petrolio WTI appare meno sostenuto questa mattina dopo il rialzo di ieri sulle tensioni in Iraq.

Poco mossi invece i mercati azionari asiatici, con Tokyo in rialzo, ma gli indici cinesi in leggero ribasso in attesa dell’inizio del congresso del partito di domani.

La giornata odierna è ricca di dati macro, ma di secondaria importanza: in mattinata avremo l’inflazione inglese di settembre e le previsioni sono per un aumento del tasso tendenziale al 3,0% dal 2,9% di agosto, e quindi l’indice ZEW della congiuntura tedesca di ottobre, a sua volta atteso in aumento da 17 a 20.

Nel pomeriggio seguirà la produzione industriale americana di settembre e le previsioni sono per un aumento dello 0,2% sul mese precedente con un leggero rialzo del grado di utilizzo della capacità produttiva.

 

© 2001-2022 CFS Rating Tutti i diritti sono riservati

I dati le informazioni e le elaborazioni sono proprietà di CFS Rating, nessuna garanzia viene data in merito alla loro accuratezza, completezza e correttezza.

I dati e le elaborazioni pubblicate nel presente sito non devono essere considerate un'offerta di vendita, di sottoscrizione e/o di scambio, e non devono essere considerate sollecitazione di qualsiasi genere all'acquisto, sottoscrizione o scambio di strumenti finanziari e in genere all'investimento.