Il mercato azionario americano è sempre più concentrato in pochi titoli con dimensioni crescenti: se prendiamo l’indice SP500 scopriamo che il primo titolo dell’indice, la Apple, capitalizza come i 106 componenti di dimensioni inferiori. I primi cinque titoli hanno un peso uguale a quello degli ultimi 334 titoli e pertanto le prospettive dell’indice dipendono sempre di più da quelle di questi pochi titoli.
Tra i primi cinque solo Apple ha dato un segnale di inversione del trend rialzista, mentre gli altri quattro titoli dovrebbero correggere nel breve, ma non mostrano segnali di debolezza del trend rialzista principale.
APPLE
Apple capitalizza 868 miliardi di dollari, e avendo iniziato l’anno intorno ai 114 dollari per azioni ai 169 dollari di ieri guadagna più o meno il 50% da inizio anno. Se guardiamo al grafico degli ultimi mesi notiamo una configurazione di massimo molto rara di Isola, in quanto ieri ha aperto in gap down saltando nuovamente l’area di prezzo sotto quota 171 che aveva saltato due settimane fa al rialzo. Aumenta quindi la probabilità che il massimo storico a 176,24 sia un massimo di medio periodo e che si assista ora a una fase dci correzione che potrebbe estendersi sino al minimo di settembre situato a 149 dollari.
GOOGLE
Il secondo titolo del listino capitalizza 714 miliardi di dollari e il rialzo da inizio anno è limitato al 30%. La configurazione tecnica è migliore di quella della Apple in quanto il titolo per il momento si mantiene sopra al minimo delle ultime due settimane a 1020 e al momento non ci sono segnali di inizio di una fase di correzione. Solo una discesa sotto a quota 975 sarebbe un segnale di inversione che sarebbe seguito da un test dell’area di supporto a 920 dollari.
MICROSOFT
Microsoft capitalizza 640 miliardi di dollari e ha guadagnato il 33% da inizio anno. La configurazione grafica è simile a quella di Google e non mostra segnali di inversione. E’ però probabile che nel corso delle prossime settimane si vada a chiudere il gap a 79,4 prima di poter proseguire al rialzo.
AMAZON
Amazon capitalizza 542 miliardi di dollari, e anche in questo caso il rialzo da inizio anno è interno al 50%. Anche in questo caso mancano i segnali di inversione del trend rialzista principale, ma è probabile che il titolo vada a chiudere il gap tra 1020 e 1050 prima di poter ripartire al rialzo. Per Amazon la linea che definisce il trend rialzista è a quota 930 dollari, il minimo di settembre.
FACEBOOK
Facebook è il quinto titolo del listino e capitalizza 517 miliardi di dollari ed è quello che è salito maggiormente da inizio anni, del 56%. Il grosso del rialzo è stato nei primi sette mesi dell’anno, e da qualche mese il trend appare meno robusto e quasi laterale, anche se il titolo ha fatto segnare un nuovo massimo storico il primo novembre a 182,90. Anche in questo caso non ci sono ancora segnali di inversione del trend rialzista e sopra al minimo di settembre a 162,78 il trend rimane positivo.