Il mercato azionario americano ha chiuso su un nuovo massimo storico a 2660 per l’indice SP500 con un rialzo dello 0,3% (grafico a destra), guidato dal +2% della Apple e dal +1,2% della Microsoft, ma i mercati asiatici stanno chiudendo in ribasso: Tokyo ha perso lo 0,3% e Shanghai l’1,25%.
Stabile il mercato obbligazionario con il rendimento del Treasury decennale fermo al 2,38%, mentre sale il petrolio sulla notizia della chiusura della pipeline Forties North Sea. Il rendimento del titolo a due anni rimane vicino ai massimi degli ultimi anni a 1,82% in attesa del rialzo dei tassi da parte della Federal Reserve atteso per domani.
Gli investitori guarderanno soprattutto alla traiettoria del rialzo dei tassi per il 2018 delineata nel comunicato che accompagnerà la decisione della banca centrale americana, per vedere se saranno confermati i tre rialzi dei tassi precedentemente annunciati o se l’assenza di pressioni inflazionistiche porterà a un cambiamento delle previsioni della banca centrale americana.
I dati di venerdì della crescita dei salari hanno mostrato una crescita ferma al 2,5%, appena sopra al 2,0% del tasso di inflazione, e mercoledì è atteso il tasso di inflazione di novembre e le previsioni sono per un tasso “core” fermo all’1,8%.
Da notare come i mercati europei non stiano seguendo il rialzo di Wall Street degli ultimi giorni: al contrario il Dax sta dando l’impressione che dopo il rimbalzo della scorsa settimana voglia ripartire al ribazzo (grafico in basso), andando a testare l’area di supporto a 12800 che sinora ha limitato i ribassi.