Il petrolio WTi ha fatto segnare un minimo a 26 dollari al barile del febbraio del 2016 e lo ritroviamo oggi intorno ai 62 dollari, appena sotto all’importante resistenza contrassegnata dal massimo del 2015 a 62,8 dollari.
Si tratta di un livello molto importante e l’andamento del WTi nei prossimi giorni/settimane dovrebbe chiarire lo scenario tecnico, che al momento prevede due diverse possibilità.
La prima, e più probabile è che il recupero due anni sia una fase di correzione A-B—C che sarà seguita da un ultimo movimento ribassista che porterà il WTI sotto al minimo fatto segnare a 26 dollari al barile.
Il secondo scenario prevede invece l’estensione del rialzo in corso verso i 70 dollari, una correzione e quindi il proseguimento del trend rialzista.
E’ abbastanza semplice capire quale scenario sarà quello di riferimento per i prossimi mesi: una ridiscesa sotto il minimo di fine 2017 a 59,33 sarà il segnale di conferma della fine della fase rialzista e aprirebbe la strada al ribasso, mentre il superamento dei 63 dollari segnalerebbe il prevalere dello scenario rialzista.