I mercati azionari aprono la settimana in rialzo nonostante la chiusura piatta di Wall Street di venerdì: l’indice SP500 ha chiuso praticamente invariato a 2732,22 (grafico a destra) mentre il Nasdaq ha perso lo 0,23% indebolito dai tecnologici. Particolarmente brillanti Tokyo e Hong Kong che guadagnano due punti percentuali.
Il mercato giapponese reagisce positivamente al tentativo di recupero del dollaro, che apre questa mattina a 106,50 contro lo yen: il biglietto verde ha fatto segnare un nuovo minimo dell’anno venerdì per poi chiudere sui massimi della giornata e oggi sta confermando i timidi segnali di recupero con l’euro che scende leggermente sotto quota 1,2400.
Il rialzo dei mercati asiatici spinge al rialzo il petrolio WTI, che apre questa mattina con un guadagno di un punto percentuale sopra i 62 dollari al barile dopo aver toccato un minimo a 58 dollari solo giovedì scorso.
I rendimenti dei Treasurys a due anni rimangono vicini ai massimi degli ultimi anni a 2,20% mentre questa mattina scendono leggermente i rendimenti dei titoli a dieci anni al 2,87%: l’attenzione del mercato obbligazionario è puntata sulle minute della riunione di gennaio della banca centrale americana che saranno rilasciate mercoledì alle 20:00 ora italiana, per capire se è probabile un rialzo dei tassi alla riunione di metà marzo.
Il mercato azionario americano ha messo a segno un veloce recupero dopo il tracollo di inizio mese e si trova ora a testare importanti livelli di resistenza: è probabile che dopo sei giornate di recuperi questa settimana sia contraddistinta da movimenti di consolidamento e che il rialzo non proceda prima di una fase di correzione.