14/03/2018

Corregge Wall Street

Wall Street ha chiuso in ribasso dello 0,64% a 2765,31 (grafico a destra) sulla notizia dell’avvicendamento del ministro degli esteri Tillerson da parte di Donald Trump: è stato il settore dei tecnologici a guidare il ribasso come avewva guidato il rialzo e Microsoft è stato il titolo peggiore della squadra perdendo il 2,5%, seguito dal -1,6% di Facebook e Netflix, Apple a -0,95% e Amazon che perde solo lo 0,55%.  E’ notevole l’interesse degli investitori per questo titolo, che viene comprato su ogni correzione.

La discesa del mercato azionario americano ha aiutato i Treasurys a lungo termine e questa mattina troviamo il rendimento del decennale un po’ più basso a 2,85% mentre il TBond ha guadagnato un punto dai minimi di ieri.  Scendono le borse asiatiche, con perdite intorno al punto percentuale per Tokyo e Hong Kong.

Si indebolisce il dollaro con l’euro che torna a quota 1,240 dopo la fase di debolezza che ha fatto seguito alla riunione della BCE di giovedì: la prossima settimana la Federal Reserve dovrebbe alzare i tassi di un quarto di punto e il fatto che il dollaro non riesca a trarre beneficio dallo spread dei tassi sempre più ampio è un segnale molto negativo.  Contro lo yen ha perso 10 punti in poche settimane con i tassi in progressivo rafforzamento.

Il dato principale di ieri è stata l’inflazione americana di febbraio e non sono giunte sorprese da quel fronte, con il tendenziale in leggero aumento a 2,21%, ma l’indice “core” fermo a +1,85%.  Il mercato obbligazionario ha reagito positivamente guardando all’aumento mensile limitato allo 0,2% dopo il +0,5% di gennaio, ma non si può sostenere che le pressioni inflazionistiche siano limitate e che la banca centrale non debba riportare i tassi reali a zero.

L’attenzione degli investitori è oggi rivolta ai dati americani del pomeriggio, con in primo piano le vendite al dettaglio di febbraio.  E’ atteso un +0,3% dopo il -0,3% di gennaio e escludendo la componente del settore auto l’aumento dovrebbe essere dello 0,4%. 

Contemporaneamente usciranno i dati dei prezzi alla produzione di febbraio, attesi in aumento.

L'indice S&P 500 ha bisogno di una pausa essendo risalito velocemente verso un resistenza importante e il fatto che non sia riuscito a superarla al primo tentativo non dovrebbe sorprendere.  E' probabile qualche giorno di correzione prima di un altro tentativo.

I mercati europei rimangono sopra ai supporti, che per il Dax è situato a 11865 punti.

 

© 2001-2022 CFS Rating Tutti i diritti sono riservati

I dati le informazioni e le elaborazioni sono proprietà di CFS Rating, nessuna garanzia viene data in merito alla loro accuratezza, completezza e correttezza.

I dati e le elaborazioni pubblicate nel presente sito non devono essere considerate un'offerta di vendita, di sottoscrizione e/o di scambio, e non devono essere considerate sollecitazione di qualsiasi genere all'acquisto, sottoscrizione o scambio di strumenti finanziari e in genere all'investimento.