Chiusura contrastata per Wall Street con il Dow Jones che chiude in ribasso dello 0,17%, ma l’SP500 in rialzo dello 0,17% a 2767 e il Russell 2000 dei titoli a bassa capitalizzazione che chiude su un nuovo massimo storico guadagnando lo 0,77%.
Nuovo massimo anche per Amazon che sale dello 0,88% a 1750 dollari, ma chiudono positivamente anche Apple e Facebook (+2,28%). Continuano quindi a salire i soliti titoli tecnologici e le small caps.
Chiudono invece in ribasso i mercati azionari asiatici con perdite superiori al punto percentuale di Hong Kong e Shanghai, mentre Tokyo sale dello 0,6% grazie al rialzo de dollaro/yen a 110,60. Il dollaro guadagna terreno anche contro l’euro a 1,1550 sostenuto dal recupero dei rendimenti dei Treasurys: il decennale apre questa mattina a 2,93%.
Nessuna nuova iniziativa commerciale da parte di Trump e questo rassicura i mercati, mentre si rafforzano le aspettative di uno stimolo monetario da parte della banca centrale cinese.
Piuttosto volatile il petrolio WTI in attesa delle decisioni di domani dell’OPEC che si riunisce a Vienna: si attende un aumento della produzione, o grazie a un accordo che superiori le resistenze dell’Iran o grazie a una decisione unilaterale dell’Arabia Saudita.
Dal fronte macro oggi si attendono i dati settimanali dei sussidi di disoccupazione USA e il survey della Fed di Philadelphia sulla congiuntura: solitamente il loro impatto sui mercati è molto modesto.