17/07/2018

Tracollo di Netflix dopo la chiusura di Wall Street

La giornata si apre con una discesa ulteriore dei mercati azionari cinesi che già ieri erano scesi sul dato inferiore alle attese della crescita del PIL cinese nel secondo trimestre dell’anno al 6,7%: Shangahi perde lo 0,7% e Hong Kong l’1,28%, mentre Tokyo sale dello 0,44%.

Le notizie del giorno sono l’estensione della correzione del prezzo del petrolio (grafico in basso), che ieri è sceso del 4% estendendo il ribasso della scorsa settimana grazie alla riapertura dei porti libici e alle aspettative di un aumento della produzione in russia, oltre che ai timori che il rallentamento dell’economia cinese abbia un impatto sulla domanda di greggio.

Wall Street ha chiuso ieri con un leggero ribasso dello 0,1% con l’idice SP500 che è finito a 2798 punti (grafico  a destra), con un rally del 4% di JPMorgan Chase e Bank of America e un nuovo massimo storico per Amazon a 1822 dollari, ma dopo la chiusura i risultati trimestrali hanno affondato Netflix del 14% a 343 dollari e questo spiega la debolezza del futures sul Nasdaq.

Netflix ha annunciato un aumento di 5,1 milioni di clienti contro la stima di aprile di 7,1 milioni.  L’utile netto di 384 milioni di dollari ha superato le stime degli analisti, mentre il fatturato di 3,91 miliardi è stato leggermernte inferiore alle attese, ma con nun notevole miglioramento rispetto ai 2,79 miliardi dello stesso trimestre dell’anno scorso.  L’azienda ha ammesso di aver esagerato con le previsioni di crescita lasciando gli analisti nel dubbio che non si tratti un trimestre meno brillante del previsto o piuttosto un segnale di rallentamento più strutturale della crescita del business.

Fermo il mercato obbligazionario con il rendimento del decennale americano a 2,86%, mentre prosegue la fase di recupero dell’euro a 1,1730 nonostante l’assenza di dati favorevoli all’area euro.

Ho l’attenzione degli investitori è puntata sulla testimonianza del Chaiman della Fed Powell al Banking Committee del Senato per la testimonianza biannuale che sarà seguita domani da quella all Camera.  Gli analisti si attendano che Powell continui a sottolineare lo scenario di crescita stabile e aumento dell’inflazione con conseguente necessità di proseguire nei rialzi trimestrali di un quarto di punto.

Avremo poi nel primo pomeriggio il dato americano sulla produzione industriale di giugno, attesa in rialzo di mezzo punto dopo la flessione di maggio.

 

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