10/12/2018

Mercati azionari sui minimi dell'anno

I dati della disoccupazione USA di novembre non hanno migliorato il tono dei mercati azionari, che iniziano anche questa settimana orientati al ribasso.  Venerdì Wall Street ha perso il 3% se guardiamo al Nasdaq e i 2,33% se guardiamo all’SP500, che è finito a 2633,08 punti, vicino ai minimi della trading range degli ultimi mesi (grafico a destra).

Anche venerdì sono stati i tecnologici a guidare il ribasso, con la Apple che ha perso il 3,575 finendo a 168,49 dollari, mentre Microsoft a Amazon hanno perso il 4%.  Il titolo più scambiato è stato però Bank of America, che ha perso il 3,23% a 25,43 dollari: l’inversione della curva dei rendimenti pesa sui titoli bancari e anche oggi prosegue la flessione dei rendimenti dei Treasurys a lungo termine, con il rendimento del decennale a 2,85%.

I dati di venerdì della disoccupazione sono stati un po’ più deboli del previsto con solo 155 mila nuovi occupati e una revisione al ribasso di 18 mila unità dato di ottobre.  Ferma al 3,1% la crescita dei salari orari medi e il tasso di disoccupazione al 3,1%.  I dati hanno indebolito il dollaro soprattutto nei confronti dell'euro, che torna sopra quota 1,1400

I mercati asiatici hanno seguito il ribasso del mercato americano e Tokyo ha chiuso in ribasso del 2%.  Intorno al punto percentuale invece le perdite di Hong Kong e Shanghai.  Stabile invece il petrolio WTI a 52,5 dollari al barile dopo l'annuncio di un taglio della produzione dei principali produttori a partire da gennaio.

I temi principali rimangono quelli dei timori di un rallentamento delle principali economie e di un riaccendersi degli scontri commerciali da Cina e Stati dopo l’arresto in Canada della CFO di Huawei.

La settimana è piuttosto densa sul fronte delle banche centrali e dei dati macro, con l’inflazione USA di novembre in primo piano mercoledì 12 dicembre.  Giovedì avremo poi la riunione della BCE, in attesa di quella della Federal Reserve la prossima settimana.

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