Migliora il tono dei mercati azionari dopo che negli Stati Uniti è stato raggiunto un accordo per evitare una nuova chiusura parziale delle attività federali, anche se Trump non ha ottenuto i 5,7 miliardi di dollari per il muro con il Messico. Gli investitori sperano poi che dai negoziati con la Cina di questa settimana emerga un accordo per evitare nuovi dazi a fine mese.
Wall Street ha chiuso invariata a 2709,8 punti (grafico a destra), ma i futures guadagnano mezzo punto nelle ore asiatiche grazie l rialzo del 2,6% del mercato giapponese, che trae beneficio dal rialzo del dollaro/yen a 110,60. In ribasso di mezzo punto Apple a 169,43 e Microsoft a 105,25, mentre Amazon sale leggermente a 1591 dollari.
Il dollaro si rafforza anche contro l’euro, sui minimi dell’anno a 1,1280 e in avvicinamento al minimo dell’anno scorso a 1,1220 grazie ai segnali di significativo rallentamento della congiuntura europea.
Il rialzo il petrolio WTI a 52,70 dollari al barile seguendo i mercati azionari, mentre si indebolisce il mercato obbligazionario per la stessa ragione, con il rendimento del decennale in leggero recupero a 2,67%.
Anche oggi non abbiamo dati macro significativi e dovremo attendere domani per avere l’inflazione Usa di gennaio, attesa in flessione al’1,5% dall’1,9% di dicembre.