I mercati azionari iniziano la settimana positivamente sulle aspettative di una Federal Reserve accomodante alla riunione di questa settimana. I dati macro americani di venerdì sono stati più deboli del previsto, dalla produzione industriale di febbraio al survey sulla congiuntura nello stato di New York e gli analisti si attendono che la banca centrale annulli le previsioni di rialzo dei tassi per il 2019.
Il rendimento del titolo a cinque anni è sceso sul livello dei Fed Funds, e questo è un segno che gli investitori si attendono addirittura una riduzione dei tassi a breve. Il TBond è tornato sopra quota 106 e il rendimento del decennale è sceso al 2,60%.
Wall Street ha chiuso venerdì su nuovi massimi a 2822,48 punti con un rialzo dello 0,5% sostenuto dai titoli tecnologici: prosegue il recupero della Apple a 186,20 dollari con un guadagno dell’1,3% mentre Amazon sale di un punto mezzo a 1712,36 dollari. Microsoft torna sui massimi del 2018 a 115,91 dollari e solo Facebook si è mossa in controtendenza perdendo 2,46%. In rialzo dell’1,52% anche la Boeing.
Le aspettative di una Fed accomodante hanno spinto al rialzo anche i mercati asiatici e soprattutto Shanghai che guadagna il 2,47% nonostante la notizia che l’incontro con Trump per firmare un accordo commerciale probabilmente slitterà a giugno.
Si indebolisce invece il dollaro seguendo la discesa dei rendimenti e l’euro tratta questa mattina a 1,1345, mentre lo yen è stabile a quota 111,50.
Rimane vicino ai massimi della scorsa settimana il petrolio WTI a 58,70 dollari al barile nonostante i segnali di rallentamento della congiuntura globale.