Secondo quanto annunciato oggi dal Bureau of Labor Statistics l’indice dei prezzi al consumo è aumentato dello 0,1% in giugno rispetto al mese precedente e dell’1,63% sullo stesso mese del 2018, in diminuzione dall’1,63% di maggio. L’indice “core” che esclude i prezzi dell’energia e degli alimentari è invece salito del 2,13% dall’1,99% di maggio.
Si tratta di aumenti leggermente superiori alle attese soprattutto per l’indice “core”, ma il trend di medio termine continua ad essere laterale senza movimenti significativi (grafico in alto a destra).
I prezzi dei carburanti sono scesi del 5,4% nei 12 mesi e quella delle utilities dello 0,7%: insieme compongono la voce “energia” con un peso del 7,9% sull’indice dei prezzi e sono scese del 3,4% rispetto al giugno 2018.
La componente dei servizi, che ha un peso del 59%, continua a sostenere l’aumento dei prezzi con un +2,8%. All’interno dei servizi è il costo della casa a guidare gli aumenti con un +3,5%: il suo peso è del 33% all’interno dell’indice dei prezzi.
Rimane invece vicina allo zero (+0,2%) la crescita dei prezzi dei beni di consumo, vale a dire automobili e veicoli commerciali, abbigliamento e beni legati alla salute.