Wall Street ha chiuso in rialzo dello 0,28% una giornata contraddistinta dall’assenza di dati macro e trimestrali significative, con l’indice SP500 che è rimasto all’interno della trading range di venerdì (grafico in alto a destra).
Tra i principali titoli si distingue Microsoft che guadagna l’1,32% a 138,43 dollari e la Apple che sale del 2,29% a 207,11 dollari. Positiva anche Amazon di un punto percentuale a 1985,63 mentre è proseguita la discesa di Netflix a 310,62 dollari. Il rialzo dei tecnologici ha permesso al Nasdaq di chiudere a +0,88%.
Salgono anche i mercati asiatici, con Tokyo che ha chiuso a +0,95% (grafico in basso) e Shanghai a +0,45%, mentre Hong Kong ha guadagnato solo lo 0,32%.
I mercati si attendono una riduzione dei tassi da parte della Banca Centrale Europe giovedì dello 0,10% nonostante siano già ampiamente negativi e un taglio di un quarto di punto da parte della Federal Reserve la prossima settimana, ma questo scenario è ormai ampiamente nei prezzi e i mercati stentano ad estendere il rialzo degli ultimi giorni.
Si rafforza il dollaro contro tutte le altre valute, sopra a quota 108 contro lo yen, ma è soprattutto l’euro ad essere debole per conto suo, nuovamente sotto quota 1,1200, indebolito dalle aspettative di nuove iniziative della banca centrale per stimolare la crescita e dai timori che
Anche il mercato obbligazionario ha già scontato lo scenario di politica monetaria accomodante e i rendimenti a lungo termine hanno terminato la loro discesa: il Treasury decennale apre questa mattina a 2,055% e il TBond ridiscende a 154,75 perdendo mezzo punto dal massimo di ieri. Il rendimento del Bund decennale rimane sui minimi a0,34%.
Stabile il petrolio WTI nonostante i segnali di peggioramento dello scenario geopolitico nello stretto di Hormutz: le esportazioni iraniane sono già vicine allo zero a seguito delle sanzioni americane e continua a pesare sul mercato la diminuzione della domanda globale e l’aumento della produzione americana.
Anche la giornata odierna è povera di dati macro, con solo l’indice della fiducia dei consumatori dell’area euro di luglio alle 16:00 e le vendite di case negli Stati Uniti per il mese di giugno. Prima dell'apertura del mercato uscirà poi la trimestrale della Coca Cola.