I mercati aprono la settimana con segnali di ripresa dopo il tonfo di venerdì scorso. Nonostante ciò, dalla Cina arrivano segnali di una possibile messa in atto di politiche di stimolo monetario, che verranno confermate o smentite mercoledì con i dati sulla produzione industriale.
Negli Stati Uniti, il dollaro aumenta il proprio valore, a 1,12 per euro, preoccupando i mercati sul possibile inizio di una recessione economica. Lo scorso venerdì, lo S&P 500 ha chiuso lasciando sul terreno lo 0,66%.
In Europa, sembrano crescenti i rischi di un'uscita dall'Unione Europea senza accordo da parte del Regno Unito, portando la sterlina ai minimi da cinque anni: la moneta inglese scambia a 0,93 per euro.
La settimana sarà coronata anche dai dati sulla crescita economica europea, in primis quella tedesca, dove è attesa una contrazione nel secondo trimestre.