Analisi

Il trimestre si chiude con i mercati azionari sui minimi dell'anno: nel corso della giornata di ieri è infatti rientrato il +2% del giorno prima e le perdite del Nasdaq si sono avvicinate al 3%: il crollo del 5% della Apple dopo il downgrade a neutral di Bank of America ha pesato sull'intero settore dei microchips con NVIDIA che ha perso il 4% come questa mattina Taiwan Semiconductors.
Tesla ha chiuso a -6.8% e Facebook a -3,67%, Amazon il 2,72% e Google il 2,63%.
Deboli anche i bancari con Goldman a -1,56% e JPMorgan a -1,69%, mentre hanno tenuto meglio i titoli petroliferi grazie al recupero del WTI sopra gli 81 dollari al barile.
La ridiscesa dei mercati azionari non è stata però causata da un nuovo rialzo dei mercati obbligazionari che al contrario appaiono essere più stabili: il rendimento del Treasury decennale questa mattina apre a 2,78% e il Bund a 137,20.
In recupero l'Euro che apre a 0,9820 e anche lo Yen che tratta a 144,50.
I mercati asiatici hanno seguito Wall Steeet con Tokyo che perde il 2% circa, ma Seul chiude poco mossa come de resto Hong Kong, mentre gli indici europei sono attesi in ribasso.
Dal fronte macro sono appena usciti gli indici MBS per la congiuntura cinese di settembre, contrastati, ma l'attenzione oggi è puntata sulla prima stima dell'inflazione di settembre nell'area Euro, attesa ancorain rialzo, e sui redditi e spese dei consumatori USA di agosto, il cui report contiene il deflatore dei consumi seguito dalla Fed come indicatore delle pressioni inflazionistiche: l'indice Core è atteso a 4,7% da 4,6% di luglio.