La prima giornata di trading dopo il salvataggio di Credit Suisse da parte di UBS è stata piuttosto volatile, ma alla fine i mercati azionari hanno chiuso tutti in rialzo, il dollaro si è un po' indebolito e i mercati obbligazionari hanno chiuso sui livelli di venerdì.
A Wall Street il DowJones e il Russell 2000 dei titoli a minore capitalizzazione hanno guadagnato l'1,3% mentre l'SP500 solo lo 0,89% (grafico a destra) tornando comunque sui livelli pre-BSV di giovedì scorso.
Gli indici europei hanno chiuso con rialzi superiori al punto percentuale, con lo Stoxx50 a +1,34%, e dovrebbero proseguire positivamente anche oggi in apertura, mentre quelli asiatici hanno chiuso oggi contrastati, con Tokyo che ha perso l'1,42%, ma Hong Kong che sta guadagnando l'1,45% e Seul lo 0,38%.
A Wall Street hanno recuperato terreno i titoli energetici seguendo il ritorno del WTII sopra ai 67 dollari al barile: Exxon Mobil ha chiuso a +2,61% e Chevron a +1,47%, mentre tra i principali titoli tecnologici Tesla è stato il migliore a 1,73% seguito da Apple a +1,55% e Facebook a +1,12%, ma Microsoft ha perso il 2,65% e Amazon l'1,25%.
Contrastati i titoli bancari con JPMorgan in rialzo dell'1,06% e Wells Fargo e Bank of America che hanno perso lo 0,74% e lo 0,25% rispettivamente. Molto meglio titoli bancari europei visto che Intesa ha recuperato quasi il 4% e BNP l'1,7%.
Sul mercato dei cambi l'Euro ha chiuso nuovamente sopra quota 1,070 mentre lo Yen questa mattina apre a 131,60.
Poco mossi i mercati obbligazionari con il Bund a quota 138 e il rendimento del Treasury decennale che apre questa mattina a 3,46% in attesa del verdetto della Federal Reserve atteso domani sera.
La giornata odierna è povera di dati macro, con in mattinata gli indici ZEW della congiuntura nell'area Euro per il mese di marzo e nel pomeriggio le vendite di case negli Stati Uniti di febbraio.