18/12/2018

Lombard Odier: Outlook 2019

Executive summary

Il nostro scenario principale prevede una crescita globale superiore al trend, dove la probabilità che le principali economie dei mercati sviluppati entrino in recessione resta ridotta. Siamo però ben lontani dal navigare in acque tranquille. In un contesto di mercati sempre più dinamici e volatili, ci aspettiamo che le relazioni di lunga data tra le principali asset class subiscano importanti pressioni.

Alla luce di questa riflessione, abbiamo definito il 2019 un anno “No Recession, Yet Tricky” (NRYT): senza recessione, ma insidioso. Brevemente, illustriamo i principali fattori che, secondo la nostra analisi, definiranno l’economia globale del 2019.

· Ci aspettiamo un’inversione della sovraperformance economica statunitense, una sottoperformance degli asset e un dollaro in difficoltà, con l’affermarsi delle dinamiche di fine ciclo; gli effetti dei tagli fiscali e del rimpatrio dei capitali iniziano a svanire, la spaccatura del Congresso riduce la possibilità di ulteriori sgravi fiscali e la Federal Reserve assumerà un approccio più misurato.

· I mercati emergenti sono pronti a una ripresa: le tensioni commerciali tra Stati Uniti e Cina iniziano a distendersi e le misure del governo cinese volte a stabilizzare la valuta e il mercato azionario iniziano ad agire nell’intero sistema. Diversamente dal consensus, pensiamo che le continue azioni di stimolo possano generare sorprese positive per la crescita cinese.

· In Europa, ci aspettiamo che gli italiani facciano un passo indietro da questo “gioco del pollo” con l’Eurozona, ma solo in reLazione a estreme pressioni del mercato. Con ogni probabilità, questo significa che il percorso verso il punto di rottura dell’Italia sarà volatile. Nel frattempo, ci aspettiamo che la Brexit porti a un accordo dell’ultima ora e sull’orlo del precipizio, che probabilmente porterà a un rally della sterlina, attualmente conveniente. Un eccesso di inflazione globale resta un forte rischio in questo scenario globale, con la politica monetaria globale che evolve, congiuntamente, verso una modalità restrittiva. A livello più strutturale, prevediamo inoltre due aree di pressione importanti per l’economia globale:

· Il populismo in ascesa, generato da crescenti ineguaglianze, potrebbe segnare il picco dell’indipendenza delle banche centrali.

· La leva finanziaria globale in aumento implica una minore resilienza a eventuali shock causati da rialzo dei tassi o calo dei redditi.


Implicazioni fondamentali Alla luce di questo outlook “No Recession, Yet Tricky”, crediamo che le seguenti considerazioni saranno utili per gli investitori nel nuovo anno:

· Un’allocazione strutturale ai mercati emergenti seguendo un approccio multi-asset · Protezione dal downside e forte attenzione alla convessità

· Focus sulla qualità nel fixed income · Probabile crescita dell’importanza delle strategie non correlate · I fattori di sostenibilità continueranno a definire rischi e opportunità nel 2019. 

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