02/07/2019

Amundi Sgr: prospettive dopo il G20

Tra color che son sospesi

 

Di Giordano Beani, head of Multi-Asset Fund Solutions Italy di Amundi SGR

 

“Io era tra color che son sospesi”, questa la frase con cui Virgilio nel canto secondo dell’Inferno della Divina Commedia si rivolge al Sommo Poeta per esortarlo a proseguire nel cammino intrapreso. Virgilio si riferisce alla condizione di “sospesi” che caratterizza le persone buone morte prima dell’epoca cristiana e dei bimbi morti prima del battesimo, “condannati” al primo Cerchio dell’Inferno, il Limbo. Questa la condizione che più si adatta a descrivere la situazione dei mercati finanziari nella settimana appena trascorsa, un “limbo” aspettando la riunione del G20 di Osaka tenutosi il 28 e 29 giugno. Una sorta di paralisi in attesa di capire se la tanto temuta disputa commerciale tra Stati Uniti e Cina si sarebbe trasformata in guerra oppure avrebbe acceso di nuovo una speranza di dialogo tra le due superpotenze. Ed in effetti i mercati hanno trascurato sia i dati macro sia le elucubrazioni dei vertici della Federal Reserve statunitense, che hanno gettato un po’ di acqua sul fuoco delle aspettative di un taglio dei tassi di 50 punti base già a luglio, inferite dai mercati dopo la riunione della Banca Centrale della settimana precedente.

 

Marginali pertanto le variazioni dei mercati azionari internazionali con gli Stati Uniti che ripiegano sulla settimana del -0,3% (Indice S&P 500). Da segnalare il prosieguo dell’attività di fusioni ed acquisizioni con l’annuncio da parte della farmaceutica AbbVie dell’acquisto di Allergan, nota per il Botox ed i prodotti per la cura degli occhi, per 63 miliardi di dollari. In evidenza il settore dei semiconduttori con l’Indice “Soxx” di Philadelphia in rialzo del +3,5%, grazie alla pubblicazione mercoledì 26 di risultati positivi e ad indicazioni confortanti per il secondo semestre da parte di Micron Technologies, il gigante delle memorie per computer di Boise, Idaho. L’Area Euro chiude leggermente positiva con l’Indice Eurostoxx 50 in crescita dello 0,2%, mentre il nostro mercato domestico lascia sul terreno lo 0,7%.

 

Anche in Area Euro va segnalata un’operazione di acquisizione, in scala più ridotta rispetto a quella statunitense, con Cap Gemini, il colosso francese dei servizi e della consulenza di sistemi informativi che acquisisce per 3 6 miliardi di Euro la Altran società francese di consulenza in campo ingegneristico e di innovazione Invariato, infine, il Giappone mentre i Mercati Emergenti segnano un frazionale 0 16. Anche sul fronte dei mercati obbligazionari governativi nessuna variazione di rilievo con il Bund decennale che resta ancorato sui minimi storici a 0 327 ed il Treasury USA per pari scadenza al 2 01 Tiene bene anche lo spread italiano con una chiusura a 243 punti base sulla scadenza decennale. Quanto alle commodity è proseguito sia il rimbalzo del petrolio 2 1 a 66 57 il Brent, sia il rialzo dell’ oro 0 7 a 1409 6 dollari l’oncia), che beneficia di rendimenti obbligazionari ai minimi storici e dell’indebolimento del dollaro USA.

 

In conclusione, l’esito del G 20 è stato positivo Stati Uniti e Cina sembra abbiano deciso una tregua e di conseguenza una ripresa delle negoziazioni per giungere ad un accordo in tema di rapporti commerciali, senza che gli Stati Uniti applichino per ora ulteriori dazi sui prodotti di importazione cinesi Trump ha accennato anche alla possibilità di riconsiderare il divieto per le società statunitensi di fornire componentistica al colosso delle telecomunicazioni cinese Huawei Infine, altro evento di portata storica l’incontro inatteso tra il dittatore nordcoreano Kim Jong Un e Donald Trump avvenuto domenica 30 giugno nella Zona demilitarizzata tra le due Coree, con il primo Presidente degli Stati Uniti che ha varcato, seppur di pochi metri, il confine entrando in territorio nordcoreano dal 1953 anno della tregua della Guerra di Corea.

 

Basterà tutto ciò ai mercati per passare dal Limbo direttamente al Paradiso?

Dopo una comprensibile euforia iniziale nel dopo G 20 attenendoci all’insegnamento di Dante, è più probabile prima un passaggio in Purgatorio I mercati temono che le economie globali siano vicine alla fase finale di un ciclo espansivo e ritengono, a ragione, che una tregua tra Stati Uniti e Cina non sia ancora esattamente un trattato di pace E tutto ciò dopo un primo semestre più che brillante per le Borse internazionali che chiudono tutte in positivo tra il 6 del Giappone ed il 27 della Cina. Il nostro auspicio è che almeno non siano necessari trentatré canti del Purgatorio affinché il mercato torni ad essere “puro e disposto a salire a le stelle”

 

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