Il mercato azionario americano chiude su un nuovo massimo guadagnando lo 0,84% a 3316,81 punti (grafico a destra) grazie al novo massimo di Microsoft a 166,17 dollari, Apple che sale dell'1,25% a 315,24 e Amazon che guadagna lo 0,85% a 1877,94 dollari. Nuovo massimo ache per Google a 1450 dollari con la capitalizzazione che raggiunge il trilione di dollari, ma il titolo che ha spinto al rialzo il mercato è Morgan Stanley, che sale del 6,61% dopo una trimestrale migliore del previsto.
I mercati asiatici mettono a segno modesti rialzi, dello 0,45% per Tokyo e vicini allo zero per i mercati cinesi, dopo l’uscita del dato sulla crescita del PIL cinese del quarto trimestre: per l’intero 2019 la crescita è stata del 6,0%, il livello più basso degli ultimi 30 anni, ma il dato del quarto trimestre indica la stabilizzazione della congiuntura e fa sperare in una ripresa nel primo semestre di quest’anno.
Il rialzo dei mercati azionari indebolisce marginalmente il mercato dei Treasurys, ma non l’oro, che al contrario sale a 1555 dollari l’oncia. Il rendimento del decennale americano sale a 1,83% mentre il TBond perde un punto dal massimo di ieri sopra quota 158,5.
Ancora fermo il mercato dei cambi con l’euro a 1,1140 e il dollaro in leggero rafforzamento contro lo yen a 110,20.
Il petrolio WTI si è stabilizzato sopra quota 58 dollari al barile recuperando un dollaro dai minimi fatti segnare ieri.
Per la giornata odierna l’attenzione è puntata sulla revisione del dato preliminare dell’inflazione nell’area per il mese di dicembre e nel pomeriggio i nuovi cantieri abitativi negli Stati Uniti. Segue la produzione industriale USA sempre per dicembre, e quindi l’indice della fiducia dei consumatori calcolato dall’Università del Michigan per gennaio.