E' proseguita anche ieri la rotazione dai titoli tecnologici ai settori che dovrebbero trarre vantaggio dal ritorno alla normalità sanitaria: l'indice Nasdaq ha perso l'1,88% mentre il DowJones ha chiuso a +0,06% e l'SP500 a -0,67% (grafico a destra).
In ampio ribasso anche i mercati europei con lo Stoxx600 che ha perso l'1,43% e il Dax tedesco il 2,49%.
I cinque principali titoli tecnologici hanno chiuso con ampi ribassi che vanno dal 3,54% della Apple all'1,31% di Facebook, che insieme a Google tiene meglio degli altri, mentre Tesla ha perso l'1,65%.
Sagono ancora i petroliferi seguendo il WTII sopra ai 66 dollari al barile, con Chevron a +0,55% ed Exxon Mobil a +0,63%, ma sono soprattuto i bancari a guidare il rialzo, con guadagni intorno al punto percentuale per Citigroup, JPMorgan e Bank of America.
I futures sugli indici americani salgono dello 0,2% in Asia mentre i pochi mercati azionari asiatici aperti, Taiwan e Hong Kong perdono lo 0,6% circa. Lo Stoxx50 europeo apre a +0,7%.
In rialzo il mercato obbligazionario con il redimento del Treasry decennale che scende a 1,59% nonostante le dichiarazioni di JAnet Yellen sul probabile aumento dei tassi nei prossimi mesi, mentre prosegue il recupero del dollaro, con l'euro sotto quota 1,2000.
Per oggi non sono attersi dati macro di primaria importanza, con i risultati finali dei survey della Markit sulla congiuntura in Eurapa e USA per il mese di aprile attesi nel corso della giornata, mentre alle 14,15 avremo il dato dei nuovi occupati del settore privato negli Stati Uniti per il mese di aprile calcolato dall'ADP in attesa del dato governativo di venerdì: le previsioni sono per un aumento di 800 mila unità dopo le 51 mila di marzo.
Alle 16:00 avremo poi il risultato del survey dell'ISM per il settore dei servizi negli USA, sempre per il mese di aprile.