La settimana si apre in maniera molto contrastata per i mercati azionari nonostante la chiusura negativa di Wall Street di venerdì con l'indice SP500 in ribasso dello 0,72% a 4181,17 punti (grafico a destra): il future sull'indice risale dello 0,33% in Asia e anche i mercati europei aprono positivamente, ma quelli asiatici hanno perso ampiamennte terreno, con Taiwan in ribasso del 2%, Seul dello 0,66% e Hong Kong dell'1,46%. Tokyo e Shanghai sono chiuse per festività.
Venerdì hanno perso terreno soprattutto i titoli petroliferi con Exxon Mobil in ribasso del 2,88% e Chevron del 3,58% nonostante le buone trimestrali: il petrolio WTI ha però corretto quasi due dollari dal massimo di metà settimana finendo a 63,50 dollari al barile questa mattina tratta a 63 dollari.
In ribasso il settore bancario con JPMorgan che perde lo 0,89%, Bank of America l'1,41% e Cirigroup il 2,85%.
I titoli tecnologici hanno chiuso negativamente con l'eccezione di Tesla che sale del 4,79%: Apple perde l'1,51%, Microsoft lo 0,13% e Google l'1,64%, Facebook l'1,34% e Amazon solo lo 0,11%.
Poco mosso il mercato obbligazionario con il rendimento ddel Treasury decennale a 1,62% mentre si rafforza il dollaro grazie agli acquisti di fine mese, con l'euro che perde una figura chiudendo a 1,2020.
Lattenzione degli investiitori è oggi puntata sui risultati dei survey della Markit sulla congiuntura in Europa e negli Stati Uniti per il mese di apprile, ma si tratta della revsione della prima stima, e raramente le variazioni sono significative. Il dato principale della settimana rimane quello della disoccupazione americana di aprile, che dovrebbe portato un aumento degli occupati vicini al milione di unità.
Oggi è anche atteso un intervento di Jerome Powell, Chairman della Federal Reserve.