26/01/2022

Attenzione puntata sulla Fed

Prosegue la fase di volatilità dei mercati azionari e anche ieri Wall Street ha recuperato dai minimi della giornata con il DowJones quasi invariato, ma il Nasdaq ha perso il 2,28% e l'SP500 l'1,22% chiudendo al centro della trading range della giornata (grafico a destra). I timori per la situazione geopolitica in Ucraina e la riunione odierna della Federal Reserve pesano sui mercati.
Anche ieri sono stati i titoli tecnologici a guidare il ribasso con NVIDIA che ha chiuso a -4,48%, Amazon a -3,15% e Google a -2,96%. Facebook ha perso il 2,77% e Microsoft il 2,66% per poi recuperare l'1,20% dopo la trimestrale annunciata dopo la chiusura del mercato. Anche Tesla era arrivata a perdere il 10% ed è finita a -1,27% mentre Microsoft ha chiuso a +1,33%, Facebook a +1,83% e Google a +0,35%.
Positivo invece il settore bancario con Citigroup in rialzo del 2,25%% e Bank of America dell'1,98%, e anche il settore energia ha chiuso con significativi rialzi, del 4,25% per Chevron e del 2,94% per Exxon Mobil a +0,80%: il petrolio WTI ha chiuso a 85,50 dollari al barile, stabile all'intero della trading range degli ultimi giorni.
I mercati azionari asiatici hanno chiuso contrastati con Hong Kong invariata, Tokyo in ribasso dello 0,44%, Seul dello 0,51% e Shanghai che guadagna lo 0,66%. I futures sugli indici americani salgono dell 0,2%.
Il mercato dei Treasurys è invariato con il rendimebnto del decennale fermo a 1,77% mentre sul mercato dei cambi l'euro è debole a 1,1290.
In assenza di dati macro significativi oggi l'atttenzione è puntata sulla riunione della Fed, e gli analisti si attendono che Powell nella conferenza stampa segnali un possibile rialzo dei tassi già in marzo.

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