Analisi

E' proseguita anche ieri la divergenza settoriale con il Nasdaq in ribasso dello 0,37% e il Dow in rialzo dello 0,29%. L'SP500 ha chiuso a 4167,59 appena sopra la chiusura del giorno precedente (grafico a destra).
Tra i primi cinque tecnologici Google chiude positivamente a 2315 dollari ed Apple a 128,16 dollari, mentre le perdite sono per Amazon che chiude a 3271 dolalri cedendo l'1,23%. Facebook perde un punto e Microsoft mezzo punto percentuale. Tesla perde lo 0,37% a 671 dollari.
Positivi i bancari: Bank of America sale dello 0,95%, JPMorgan dell'1,31% e Citigroup dell'1,91%. Nonostante la flessione di un dollaro del petrolio WTI a 65,20 salgono i petroliferi integnati: Exxon Mobil del 3% a 61 dollari e Chevron del 2,69% a 109. Il petrolio WTi ha corretto oltre un dollaro dal massimo della mattinata nostante la notevole diminuzione delle scorte americane della scorsa settimana annunciiata nel pomeriggio.
Sale anche il mercato obbligazionario con il TBond questa mattina a 158,3 e il rendimento del Treasury decennale a 1,58%, e recupera leggermente l'euro aprendo a 1,2015. Il dato di ieri dei nuovi occupati di parile dell'ADP è stato piuttosto forte, ma evidentemente non abbastanza per determinare una reazione dei mercati.
I mercati asiatici hanno chiuso positivamente con l'eccesione di Shanghai appena sotto la parità; Tokyo riapre dopo la Golden Week di facanza con un +2,16%, Seul guadagna un punto percentuale e Hong Kong lo 0,3%.
E' attesa un'apertura positiva anche dei mercati europei, con Societè Generale e Unicredit che hanno appena rilasciato una trimestrale migliore delle attese.
Per oggi non sono attesi dati macro signiificativi: in mattinata avremo le vendite al dettaglio dell'area euro di marzo e nel pomeriggio le richieste settimanali di sussidi di disoccupazione americani. Alle 13:00 termina poi la riunione della Bank of England.