Il mercato azionario americano ha perso terreno in chiusura di giornata sull’annuncio di Trump che oggi terrà una conferenza stampa sulla Cina dopo che è stata approvata una nuova legge sulla sicurezza di Hong Kong.
L’indice SP500 ha chiuso in ribasso dello 0,21% a 3029 punti (grafico a destra), meno degli altri due indici dopo aver trattato per l’intera giornata sopra di un punto percentuale con Boeing in rialzo anche del 3% per poi finire appena sopra la parità a 149,77 dollari dopo aver annunciato tagli del personale per 13 mila unità. Le prese di beneficio hanno indebolito i tecnologici e soprattutto Facebook che perde l’1,6% mentre Amazon cede lo 0,4% a 2400 dollari. Invariata Apple a 318,25 dollari mentre Microsoft perde lo 0,2% a 181,30 dollari e Google lo 0,1%.
Perdono ampiamente i titoli che erano saliti maggiormente il giorno precedente, come Tripadvisor a -9,5% e Norwegian Cruises a -8,6%. In ribasso anche i titoli bancari che avevano guadagnato ampiamente il giorno precedente.
I dati macro di ieri non hanno sorpreso gli analisti, con 2,123 milioni di nuove richieste di sussidi di disoccupazione negli USA, ma con il numero totale dei sussidi in essere che scendono sensibilmente dalla settimana precedente. La seconda stima del PIL americano del primo trimestre ha ridotto la crescita annualizzata al 5% da 4,8%, mentre gli ordini di beni d consumo durevoli sono scesi del 17,2%. L’economia americana ha certamente toccato il punto di minimo e i dati dovrebbero ora migliorare, ma il mercato azionario ha già scontato un recupero degli utili ai livelli pre-crisi: Il Nasdaq è quasi tornato sui massimi storici.
I futures sugli indici americani hanno perso mezzo punto nelle ore asiatiche e anche le Borse asiatiche hanno chiuso in ribasso, con Sidney la peggiore a -1,63%. Invariate Seul e Taiwan, mentre Hong Kong perde lo 0,84%. Tokyo chiude a -0,1% e Shanghai a + 0,22%. Negative le aperture europee.
La giornata odierna è densa di dati macro, iniziando con l’inflazione nell’area euro per maggio, attesa a +0,1%, per seguire nel pomeriggio con i redditi e la spesa dei consumatori USA per il mese di aprile, oltre che il dato finale della fiducia dei consumatori USA calcolato dall’Università del Michigan.