24/01/2022

Mercati azionari rimangono volatili

La fase di correzione di Wall Street non si è fermata venerdì e anzi ha accelerato con la quarta giornata di ampie perdite che ha spinto l'indice SP500 sotto i 4400 punti con un ribasso dell'1,89%. Il supporto succesivo è a 4278 punti (grafico a destra). Più ampie le perdite del Nasdaq , pari al 2,72%, a causa del tracollo di Amazon del 5,95%, di Facebook del 4,23% e di NVIDIA del 3,21%. Google si è limitata a un -2,22% e Apple a -1,28%, ma il titolo che ha perso maggiormente è stata Netflix, che ha chiuso a -20% dopo la guidance per i nuoivi abbonati dell'anno appena iniziato.
Deboli anche i bancari con Bank of America a -1,81% e Wells Fargo a -2,42%, JPMorgan a -1,75% e Citigroup a -1,85%.
Scendono anche i titoli energetici, con Exxon Mobil a -1,5% e Chevron a 1,20%: il petrolio WTI ha chiuso appena sotto agli 85 dollari al barile.
Il mercato obbligazionario è rimbalzato ulteriormente e il rendimento del Treasury decennale è finito venerdì a 1,72% due ticks sotto al chiusura del giorno precedente, ma oggi risale a 1,76% Sul mercato dei cambi l'euro è fermo a 1,1320.
I mercati azionari asiatici hanno aperto la settimana molto contrastati con Taiwan il migliore a +0,50% seguito da Tokyo a +0,24% e Shanghai a+0,04% mentre Hong Kong ha perso l'1,39% e Seul l'1,49%.
Gli indici europei perdono lo 0,60% in apertura di giornata mentre i futures sugli indici americani guadagnano mezzo punto percentuale.
L'indice Stoxx50 è sinora rimasto sopra ai minimi di novembre (grafico in basso).
Oggi dal fronte macro sono attese le prime stime della Markit sulla congiuntura di gennaio nei vari Paesi europei e negli USA. L'unica trimestrale significativa è quella di IBM, mentre la giornata di domani sarà densa di bilanci, da American Express a Microsoft e Johnson & Johnson.

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