22/09/2021

Notizie positive dall'Evergrande sostengono i mercati

Wall Street ha chiuso ieri in leggero ribasso dopo vari tentativi di recuperare le perdite di lunedì e l'indice SP500 ha perso lo 0,08% a 4354 punti (grafico a destra) mentre il Nasdaq ha chiuso in territorio positivo. Ben migliore la performance dei mercati europei che guadagnano oltre un punto percentuale chiudendo però mentre il mercato americano era sui massimi della giornata.
In assenza di particolari notizie i due fattori che pesano sui mercati sono la crisi dell'immobiliare cinese Evergrande e la decisione della Federal Reserve attesa per le 20:00 ora italiana: gli analisti prevedono l'annuncio di una riduzione degli acquisti di titoli già a partire da novembre, ma non c'è un consenso sull'ammontare e la velocità di azzeramento degli acquisti, attualmente a 120 miliardi di dollari al mese.
Tra i principali titoli tecnologici ieri è stata Tesla a brillare con un +1,26% a 739,38 dollari seguita da Facebook che guadagna mezzo punto a 357,48 dollari. Apple sale dello 0,34% e Google dello 0,23%, un po' più di Microsoft che guadagna lo 0,17% a 294,8 dollari. Tra i titoli che hanno invece perso terreno segnaliamo la Disney a -4,17% e General Electric a -3%.
Debole in settore bancario con Citigroup il peggiore a -0,53% e JPMorgan invariata, mentre il settore energetico ha chiuso poco mosso con Exxon Mobil che ha perso lo 0,09% e Chevron a +0,07%. Il petrolio WTI ha chuso in rialzo a 70,85 dollari al barile.
Piuttosto fermo il mercato dei cambi con l'euro a 1,1725 e poche novità dal mercato obbligazionario con il rendimento del Treasury decennale invariato a 1,33%.
I mercati asiastici hanno chiuso contrastati con Traiwan il peggiore a -2% zevguito da Tokyo che perde lo 0,6% mentre Seul guadagna lo 0,33% Hong Kong lo 0,5%. I mercati europei aprono in rialzo di un punto percentuale e i futures sugli indici americani guadagnano lo 0,6%. I mercati hanno reagito positivamente alla notizia che una società del gruppo Evergrande pagherà le cedole sulle emissioni obbligazionarie previste per domani.

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