E' proseguito anche ieri il rialzo di Wall Street che ha fatto segnare nuovi massimi di gennaio avvicinandosi ai massimi di dicembre (grafico a destra): Tesla ha guidato il rialzo con un 11% dopo una trimestrale positiva, ma annche gli altri tecnologici hanno chiuso con ampi guadagnani, dal 4,1% di Facebook al 3,07% di Microsoft.
Intel ha invece perso quasi l'8% dopo la chiusura a seguito di una trimestrale peggiore delle attese.
Positivi i petroliferi con Exxon Mobil che ha guadagnato il 4% e Chevron il 4,8% dopo l'annuncio di un buyback di 75 miliardi di dollari.
Positivi anche i titoli bancari con rialzi intorno al punto percentuale.
I mercati asiatici non hanno seguito il rialzo di Wall Street con Tokyo praticamente invariata, Hong Kong che sale solo dello 0,34% e Seul dello 0,62%, anche i mercati europei aprono poco mossi.
SSi indebolisce il mercato obbligazionario dopo il dato di ieri della crescita del PIL americano migliore delle attese a +2,9% annualizzato rispetto al trimestre precedente: il rendimento del Treasury decennale risale al 3,53% mentre il TBond ha perso un punto a 129,50 e il Bund scende a 137,20.
Sul mercato dei cambi si rafforza il dollaro con l'Euro che torna sotto quota 1,0900 e lo Yen a 129,90.
Oggi l'attenzione è puntata sui dati americani dei redditi e delle spese dei consumatori, che include l'indice dei prezzi al consumo, e l'indice della fiducia dei consumatori di gennaio calcolato dall'università del Michigan, atteso in miglioramento.