Asset Allocation Agosto 2025

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E' proseguita anche il luglio la fase rialzista dei mercati azionari mentre quelli obbligazionari sono rimasti abbastanza fermi sui livelli del mese precedente.

Sono sempre più estremi i livelli di ipercomprato dei Wall Street e i segnali di euforia speculativa mentre il rapporto rischio/rendimento rimane sfavorevole ai mercati azionari.  E' quindi consigliabile mantenere un'asset allocation prudente nonostante manchino ancora chiari segnali di inversione del trend rialzista di lungo termine: i livelli da monitorare per l'SP500 sono chiari.

 

 

MERCATI OBBLIGAZIONARI

Il mese di luglio è stato molto tranquillo per i mercati obbligazionari con i rendimenti dei titoli decennali che chiudono sui livelli del mese precedente: il rendimento del Treasury decennale è a 4,35% (grafico in basso), quello del Bund al 2,70% e quello del BTP decennale al 3,55%.

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I dati dal fronte inflazionistico hanno visto un leggero rialzo negli USA (grafico in basso) al 2,7% in giugno, stesso livello dell'indice PCE “Core”, mentre nell'area Euro l'indice dei prezzi è salito al 2,0% e al 2,3% escludendo i prezzi degli alimentari e dell'energia: questi ultimi stanno compensando in larga parte gli aumento delle altre componenti.

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Tecnicamente sono importanti per il decennale americano gli ultimi due minimi a 4,33% e 4,21%, mentre una risalita sopra quota 4,5% e 4,62% proietterebbe i rendimenti verso il 5%. Pertanto 4,21% e 4,62% limitano la trading range di breve termine e solo uscendo da questa banda di oscillazione sarebbe probabile l'inizio di un trend più significativo.

Da notare la discesa degli spread creditizi a livelli storicamente molto bassi: evidentemente gli investitori non temono un rallentamento della congiuntura globale e l’aumento delle insolvenze societarie: meglio puntare sul comparto dei titoli Investment Grade.

 

MERCATI AZIONARI

Anche il mese di luglio è stato positivo per Wall Street con l’SP500 in rialzo del 3% circa su nuovi massimi storici (grafico in basso).  Più cauti i mercati europei, con il Dax ad oggi in rialzo di un punto percentuale.

Il rally è stato ancora guidato dai principali titoli tecnologici, con un nuovo massimo per Microsoft e NVIDIA: la capitalizzazione dei due titoli a toccato 3,81 trilioni e 4,28 trilioni di dollari rispettivamente.

Sono sempre più evidenti i segnali di ipercomprato  dei mercati e di valutazioni storicamente molto elevate, sia in termini assoluti che rispetto ai rendimenti obbligazionari, ma mancano ancora i segnali di inversione del trend rialzista, che può quindi proseguire anche nei prossimi mesi.  Da monitorare con attenzione quota 6200 per l'SP500 e 22750 per il Nasdaq 100 in quanto la discesa sotto questi livelli sarebbe un primo segnale di fine trend.

Da segnalare come sia elevato il livello di euforia tra gli investitori retail, un altro segnale di pericolo: l’indicatore di Speculative Trading di Goldman Sachs “si trova al livello più alto mai registrato, ad eccezione dei periodi 1998-2001 e 2020-2021 (pandemia e boom delle SPAC), sebbene rimanga ben al di sotto dei massimi raggiunti in quelle fasi.”  “L’aumento dell’indicatore riflette la quota elevata, recentemente osservata, dei volumi di scambio concentrati su titoli non redditizi, penny stock e azioni con multipli EV/vendite elevati.”

Lo scenario continua a proporre un rapporto rischio/rendimento sfavorevole ai mercati azionari e continua a suggerire un’asset allocation prudente, anche a rischio di perdere i guadagni di quest’ultimo movimento rialzista: i rendimenti a breve in dollari sopra al 4% appaiono più che interessanti, soprattutto perché il mercato è molto negativo circa le prospettive per la valuta americana: la posizione rialzista Euro/dollaro è uno dei trade più affollati, e si sa come va a finire quando tutti gli investitori puntano su un movimento nella stessa direzione.

Per quanto riguarda l’allocazione settoriale favoriamo il settore delle utilities, mentre riteniamo estremamente rischioso il settore bancario: ci attendiamo un’altra crisi del settore finanziario USA, anche se la tempistica è impossibile da prevedere.

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