Wall Street ha chiuso ieri in rialzo dello 0,32% (grafico in basso) dopo una giornata in territorio negativo: nel pomeriggio il mercato è stato indebolito da rumours su una lettera di licenziamento per Jerome Powell che Trump avrebbe mostrato a membri dei repubblicani del Senato, con un impatto anche sul dollaro e sui Treasurys che però si è mostrato momentaneo, come del resto quello sul mercato azionario, dopo che è arrivata la sentita dalla Casa Bianca.
Tra i principali titoli Tesla è stato il migliore guadagnando il 3,5% seguito da Google a +0,53% e Apple a +0,50%. Amazon ha invece perso l'1,4'% e Meta l'1,05%. Ancora deboli i petroliferi con Exxon Mobil a -1,60% e i bancari con JPMorgan e Bank of America che hanno perso lo 0,25%.
Gli azionari asiatici oggi chiudono contrastati con Tokyo che guadagna lo 0,78% e Hong Kong che perde lo 0,37%, mentre gli indici europei aprono in rialzo dello 0,70%. Poco mossi i futures sugli indici americani.
I mercati obbligazionari aprono in leggero ribasso con il rendimento del Treasury decennale a 4,48%. Il Bund apre oggi al 2,70% e quello del BTP a 3,59%.
L'oro apre a 3337 dollari l'oncia e l'argento apre a 38,10. Il petrolio WTI tratta a 66,40 dollari mentre il Brent apre a 68,50 dollari.
Sul mercato dei cambi l'Euro scende a 1,1585 mentre il dollaro/yen tratta a 148,70.
Dal fronte macro si attende la stima finale dell'inflazione di giugno nell'area Euro, e nel pomeriggio dagli Usa il dato settimanale delle richieste di sussidi di disoccupazione, le vendite al dettaglio di giugno e l'indice Philadelphia Fed di luglio sull'attività del settore manifatturiero.
Prima dell'apertura di Wall Street sono attese le trimestrali di Netflix, GE Aerospace, Novartis e Pepsi Co.