La curva dei Treasury è poco cambiata rispetto alla fine di settembre, ma le riduzioni nelle aspettative di tagli nel breve termine e l’abbassamento dell’inflazione a breve durante il periodo di shutdown riflettono una svolta più hawkish nella valutazione della Fed da parte del mercato. Riteniamo che questo contesto favorisca un orientamento verso un irripidimento della curva man mano che il mercato si avvicina alla ripresa dei dati e al FOMC di dicembre (dove il nostro scenario di base resta un taglio di 25 punti base).
Continuiamo a raccomandare una posizione lunga sui Gilt a 10 anni rispetto ai Bund, nonostante un percorso di trading più complesso in vista del bilancio, dove si profilano rischi di esecuzione. Questo si basa sui fondamentali dell’inflazione: i recenti progressi disinflazionistici e i dati più deboli sul mercato del lavoro indicano una possibile ulteriore sovraperformance dei Gilt.
La scarsità di notizie macro in Europa ha portato a un apprezzamento della parte intermedia della curva. Pensiamo che ciò si invertirà man mano che si accumuleranno prove della spesa fiscale tedesca. Gli spread degli OAT si sono compressi: riteniamo che gli OAT-Bund possano chiudere l’anno intorno a 70 punti base con l’approvazione del bilancio, ma le prossime settimane saranno probabilmente caratterizzate da volatilità.
La ricostruzione del premio per il rischio paese in Giappone rafforza la possibilità di un percorso irregolare verso un sollievo duraturo riguardo alle preoccupazioni fiscali, sebbene una maggiore chiarezza sulle prospettive salariali il mese prossimo potrebbe consentire al mercato di tornare a concentrarsi sul percorso dei rialzi e di limitare la sottoperformance della parte lunga della curva.