INVESCO: FASE DI MERCATO COMPLESSA MA INTERESSANTE

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A cura di Luca Simoncelli, Investment Strategist di Invesco

Stiamo vivendo una fase di mercato molto complessa e allo stesso tempo interessante. L’aggiustamento nel livello del premio per il rischio azionario, soprattutto sulle large-cap americane, incontra ormai elementi contrastanti e volatilità nel suo percorso di equilibrio. Il “momentum” del comparto tecnologico è sicuramente deteriorato sotto il peso delle valutazioni elevate, ma i principali fattori di incertezza che pesano sull’appetito per il rischio degli investitori sono di carattere macroeconomico e concentrati negli Stati Uniti.

Dalla riunione della Fed di ottobre la probabilità di un ulteriore taglio dei tassi a dicembre è diminuita in maniera sostanziale, passando da un livello di attese vicino al 100%, a meno del 40% la settimana scorsa. Il linguaggio degli esponenti Fed è stato altamente discordante e con una predominanza per messaggi di cautela, soprattutto in un momento critico in cui a causa dello shutdown federale molti dei dati ufficiali non sono stati pubblicati. Dopo due tagli preventivi in presenza di inflazione elevata, vi è resistenza a ulteriori allentamenti in assenza di segnali concreti di indebolimento della crescita.

Il mercato dei treasury ha scontato un minor numero di tagli per l’intero 2026, supportando un movimento al rialzo dell’intera curva. In una fase di elevata volatilità azionaria si evidenzia il rischio duration sulle valutazioni dei titoli a stile più “growth”, la correlazione dei portafogli crea quindi uno scenario difficile che continua a riflettersi nel rialzo del prezzo dell’oro.

Mercoledì verrà pubblicato il verbale relativo all’ultima riunione Fed di ottobre e potrebbe sottolineare una certa dispersione di vedute, per la prossima riunione di dicembre si prospetta quindi un aumento importante nel numero di voti contrastanti. Inoltre, con la pubblicazione del calendario delle nuove emissioni di debito pubblico da parte del tesoro ed il termine del programma di QT da parte della Fed, si potrebbe creare un sottile equilibrio di indipendenza, dove la Fed potrà scegliere se strutturare il reinvestimento di titoli monetari replicando il profilo di duration del tesoro o gestire il proprio bilancio in maniera autonoma e distaccato dalla politica fiscale.

La stagione degli utili si avvicina alla conclusione con risultati generalmente migliori delle attese e non più solo sul settore tecnologico, ma sempre più diffusi. In settimana saranno i risultati di Nvidia a guidare il movimento dei titoli legati al tema AI. Considerando le conferme di elevati livelli di domanda e di investimenti da parte delle altre aziende leader nel AI, ci si può aspettare un buon risultato operativo da parte di Nvidia. La commercializzazione del nuovo GPU Blackwell dovrebbe essere più che soddisfacente, mentre gli analisti finanziari hanno ormai completamente aggiustato le attese rispetto ad una contribuzione che deve essere considerata pressoché nulla dal mercato cinese.

Saranno anche i grandi retailer americani Target e Walmart al centro dell’attenzione del mercato. La narrativa che emergerà rispetto ai ricavi dei colossi della vendita al dettaglio darà una chiave di lettura importante alle dinamiche della domanda interna e della spesa per consumi negli Stati Uniti.

Nei prossimi giorni dovremmo ricevere dettagli dall’amministrazione americana rispetto alla pubblicazione dei dati economici di ottobre e novembre, le tempistiche rimangono incerte ma è ormai chiaro che i dati su inflazione e l’indagine sul tasso di disoccupazione di ottobre saranno definitivamente persi, il dato sulla creazione di nuovi posti di lavoro dovrebbe essere invece disponibile. I dati provenienti dal settore privato confermano una debolezza del mercato del lavoro allarmante, mentre i dati aggregati di crescita sono trainati da investimenti e produzione industriale riassunti nell’ elevato livello dell’indice GdpNow elaborato dalla Fed di Atlanta.

In contrasto all’incertezza del ciclo economico americano, la Zona Euro si conferma in stabile ripresa sia nell’attività delle imprese che sempre più anche nelle prospettive di crescita dei consumi. In settimana i dati preliminari PMI potrebbero confermare una solidità che si allinea ad un ritmo di crescita aggregata al di sopra del livello potenziale. Fiducia dei consumatori, inflazione CPI ed un discorso ufficiale del presidente Lagarde dovrebbero confermare in settimana questo scenario macroeconomico piuttosto lineare e ben leggibile, che continua a supportare i mercati azionari europei sia a livello top-down che bottom-up. La capacità di mantenere una politica monetaria espansiva con inflazione sotto controllo permette una crescita nella creazione di credito, mentre il moltiplicatore sull’attività economica europea derivante dall’aumento di spesa pubblica in Germania e nel resto della UE potrebbe rivelarsi più alto delle attuali aspettative di mercato.

 

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