La resilienza mostrata dalla crescita globale e la disponibilità della Federal Reserve (Fed) a ridurre i tassi di interesse giocano a favore del debito sovrano e societario in valuta forte emesso dai Paesi Emergenti. Il Bond Bulletin di questa settimana esamina la solidità dei fondamentali del debito emergente e i fattori tecnici favorevoli che potrebbero dare impulso alla performance e creare opportunità per gli investitori.
Fondamentali
La crescita delle economie emergenti, nel complesso, è attesa oltre il 4% nel 2025, un tasso di gran lunga superiore a quello dei Mercati Sviluppati. L’inflazione è sostanzialmente sotto controllo: l’Asia vive una fase di disinflazione e solo alcune specificità locali impediscono all’inflazione generale di continuare a calare. Anche la qualità del credito è in miglioramento. Si prevede che le agenzie di rating emetteranno più upgrade che downgrade nei prossimi trimestri, riflettendo posizioni fiscali rafforzate, bilanci esterni solidi e quadri politici improntati a prudenza e rigore. Anche i fattori esterni favorevoli vanno rafforzandosi. Il ciclo di allentamento monetario che ci si aspetta dalla Fed e la maggiore debolezza del Dollaro statunitense riducono i costi di rifinanziamento e allentano le pressioni sulla bilancia dei pagamenti, favorendo al contempo gli afflussi di capitale. Come sottolineato nella recente rassegna trimestrale degli investimenti, c'è il rischio che un ciclo di tagli possa innescare una crescita superiore al trend e un inasprimento delle pressioni inflazionistiche negli Stati Uniti. Tuttavia, il rallentamento del mercato del lavoro, la decelerazione della crescita dei salari e l'impatto limitato dei dazi finora suggeriscono che, per il momento, l’andamento della crescita negli Stati Uniti sarà molto probabilmente inferiore al trend, il che dovrebbe giocare a favore del debito emergente in valuta forte. Tutte queste dinamiche creano un contesto favorevole per le emissioni sovrane e societarie dei Paesi Emergenti, consentendo loro di rifinanziarsi o di prorogare le scadenze a condizioni favorevoli.
Valutazioni quantitative
Le valutazioni riflettono una domanda vigorosa e premi al rischio contenuti. Gli spread sono compressi, attorno ai minimi post pandemici, lasciando pochi margini per una correzione nel caso in cui la crescita globale subisca colpi. Tuttavia, i rendimenti complessivi continuano ad essere elevati rispetto alle medie ventennali. A nostro avviso, piuttosto che da un’ulteriore compressione degli spread, questo settore dovrebbe trarre vantaggio soprattutto dal carry aggiuntivo offerto da rendimenti relativi più elevati e da condizioni che giocano a favore della duration statunitense. Con la progressiva diminuzione del costo del denaro da parte della Fed, i rendimenti globali tenderanno a calare e gli investitori potranno iniziare a ricercare nuove opportunità in quei Mercati Emergenti che remunerano le obbligazioni ai tassi precedentemente offerti dai Mercati Sviluppati. La combinazione di rendimenti iniziali più elevati e migliore qualità del credito continua a rendere il debito emergente in valuta forte estremamente interessante, anche se gli spread sono ai livelli minimi rispetto agli intervalli storici di riferimento.
Fattori tecnici
Anche i fattori tecnici supportano il settore. Gli afflussi di capitale nella classe di attivo rimangono positivi, sostenuti dalla ricerca di rendimenti complessivi interessanti e dall’esigenza di diversificazione rispetto ai titoli di Stato dei Mercati Sviluppati. Quest’anno, l’offerta è stata anticipata e la maggior parte delle emissioni è già stata portata a termine. Le emissioni ancora in calendario si concentreranno presumibilmente sulle obbligazioni governative e societarie Investment Grade, un profilo che limita la pressione sull’offerta netta e sostiene l’andamento del mercato secondario. Il calo dell’offerta futura, unitamente a una domanda globale vigorosa e a un indebolimento del Dollaro, crea condizioni tecniche favorevoli per le obbligazioni emergenti, sia governative che societarie, denominate in valuta forte.
Cosa significa per gli investitori obbligazionari?
Il debito emergente in valuta forte offre un mix bilanciato di reddito e resilienza. La crescita stabile, l’inflazione contenuta e un andamento favorevole dei rating, segnalano che i fondamentali continuano a essere solidi. Poiché il ciclo di allentamento monetario della Fed e l’indebolimento del Dollaro ridurranno le criticità esterne, gli spread potrebbero rimanere ristretti mentre i rendimenti elevati offrono un carry interessante e la possibilità di realizzare plusvalenze al calare dei tassi. L’andamento positivo degli afflussi di capitale e un profilo favorevole delle emissioni corroborano la tesi in favore di un mantenimento o incremento dell’esposizione. La selettività continua ad essere fondamentale con la differenziazione tra Paesi ed emittenti che resta rilevante, ma la classe di attivo è ben posizionata per offrire rendimenti corretti per il rischio interessanti nei prossimi mesi.